PER LA TERZA VOLTA CONSECUTIVA LA NATIONAL LEAGUE BATTE L'AMERICAN LEAGUE ALL'ALL STAR GAME
Un clamoroso primo inning da cinque punti messi a segno e per la terza volta consecutiva ecco arrivare la vittoria dell'All Star Game. La National League continua il proprio dominio nella gara delle stelle e lo fa in grande stile, sconfiggendo i rivali dell'American con il punteggio di 8 a 0 nella splendida cornice del Kauffman Stadium di Kansas City.
Non ha neanche il tempo di godersi la presentazione dell'evento Justin Verlander, pitcher dei Detroit Tigers e partente del team American League, che, una volta salito sul monte di lancio, si trova di fronte lo scatenato attacco rivale.
Gonzalez è eliminato al piatto, ma Melky Cabrera batte valido a sinistra e subito dopo Ryan Braun lo spinge a casa con un gran doppio a destra. Verlander si riscatta mettendo strike out Votto, ma poi concede due basi ball di fila a Beltran e Posey, riempiendo di fatto le basi. Il triplo a destra di "Kung Fu" Pablo Sandoval le svuota e porta il team della National League avanti sul 4 a 0. Il successivo singolo interno di Dan Uggla vale poi il punto del 5 a 0.
Dall'altra parte i lanciatori tengono a bada le mazze avversarie con Matt Cain che nelle prime due rirpese concederà solamente una valida a Derek Jeter e poco altro, raccogliendo così la vittoria della gara prima di lasciare il compito agli altri compagni di squadra.
L'attacco della National League non è comunque ancora sazio e si scatena sui lanci di Matt Harrison, lanciatore di Texas, nella terza ripresa. Con due out sul tabellone, Furcal batte un gran triplo a destra e il singolo del neo entrato Matt Holliday vale il 6 a 0, oltre alla rievocazione della vittoria dei St. Louis Cardinals sui Rangers nelle World Series dello scorso anno, con tre dei protagonisti della passata Finale impiegati nell'azione. Il fuoricampo da due punti di Miguel Cabrera a sinistra mette praticamente la parola fine alla partita, con la National League che si porta sul punteggio di 8 a 0, creando di fatto un gap che non verrà poi recuperato.
E mentre inzia la girandola di cambi in ambedue le squadre, con l'American League che cerca di sbloccarsi in attacco ma invano (sono 14 inning di fila all'All Star Game senza segnare un punto per lei) si arriva piano piano alla conclusione dell'evento.
Vince come detto la National League con il Commissioner Bud Selig che nomina uno scatenato Melky Cabrera MVP della gara. Per il giocatore dei San Francisco Giants una gara da 2 su 3 nel box di battuta con un fuoricampo da due punti. Con lo swing che ha dato la sicurezza del successo alla sua squadra e, cosa più importante, il fattore campo e quindi l'eventuale gara 7 delle World Series alla National League.
di Daniele Mattioli
Nella foto, l'MVP della sfida Melky Cabrera mostra il premio al pubblico presente (AP Photo/Charlie Riedel per Espn.com).
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Non ha neanche il tempo di godersi la presentazione dell'evento Justin Verlander, pitcher dei Detroit Tigers e partente del team American League, che, una volta salito sul monte di lancio, si trova di fronte lo scatenato attacco rivale.
Gonzalez è eliminato al piatto, ma Melky Cabrera batte valido a sinistra e subito dopo Ryan Braun lo spinge a casa con un gran doppio a destra. Verlander si riscatta mettendo strike out Votto, ma poi concede due basi ball di fila a Beltran e Posey, riempiendo di fatto le basi. Il triplo a destra di "Kung Fu" Pablo Sandoval le svuota e porta il team della National League avanti sul 4 a 0. Il successivo singolo interno di Dan Uggla vale poi il punto del 5 a 0.
Dall'altra parte i lanciatori tengono a bada le mazze avversarie con Matt Cain che nelle prime due rirpese concederà solamente una valida a Derek Jeter e poco altro, raccogliendo così la vittoria della gara prima di lasciare il compito agli altri compagni di squadra.
L'attacco della National League non è comunque ancora sazio e si scatena sui lanci di Matt Harrison, lanciatore di Texas, nella terza ripresa. Con due out sul tabellone, Furcal batte un gran triplo a destra e il singolo del neo entrato Matt Holliday vale il 6 a 0, oltre alla rievocazione della vittoria dei St. Louis Cardinals sui Rangers nelle World Series dello scorso anno, con tre dei protagonisti della passata Finale impiegati nell'azione. Il fuoricampo da due punti di Miguel Cabrera a sinistra mette praticamente la parola fine alla partita, con la National League che si porta sul punteggio di 8 a 0, creando di fatto un gap che non verrà poi recuperato.
E mentre inzia la girandola di cambi in ambedue le squadre, con l'American League che cerca di sbloccarsi in attacco ma invano (sono 14 inning di fila all'All Star Game senza segnare un punto per lei) si arriva piano piano alla conclusione dell'evento.
Vince come detto la National League con il Commissioner Bud Selig che nomina uno scatenato Melky Cabrera MVP della gara. Per il giocatore dei San Francisco Giants una gara da 2 su 3 nel box di battuta con un fuoricampo da due punti. Con lo swing che ha dato la sicurezza del successo alla sua squadra e, cosa più importante, il fattore campo e quindi l'eventuale gara 7 delle World Series alla National League.
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Nella foto, l'MVP della sfida Melky Cabrera mostra il premio al pubblico presente (AP Photo/Charlie Riedel per Espn.com).
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