I CHICAGO CUBS VOGLIONO FESTEGGIARE QUEL TITOLO CHE MANCA DAL LONTANO 1908
Poche franchigie nel corso degli anni hanno catturato l’immaginario collettivo come i Chicago Cubs, che grazie alla vittoria del Pennant della National League, tornano alle World Series per la prima volta dal 1945.
Durante la Regular Season, la squadra guidata da Joe Maddon (il manager torna alla Fall Classic dopo la sconfitta del 2008 dei “suoi” Tampa Bay Rays contro i Philadelphia Phillies) ha brutalizzato la NL Central, con 103 vittorie e 58 sconfitte, lasciando i St. Louis Cardinals, secondi di Division, distanti diciassette partite e mezzo.
Lanciatore partente per gara-1 a Progressive Field dovrebbe essere il veterano Jon Lester, gia’ vincitore di due World Serie con la casacca dei Boston Red Sox, guidati al tempo da Terry Francona, ora manager dei Cleveland Indians.
Per il secondo match in Ohio ci sarà il vincitore del Cy Young Award dello scorso anno, Jake Arrieta; sul monte di lancio di gara 3 troveremo Kyle Hendricks, decisivo in gara-6 contro i Los Angeles Dodgers; mentre il giorno successivo sarà il turno di John Lackey, uno che da rookie è stato il lanciatore partente (e vincente) di una gara-7 di World Series.
La squadra sentirà il fiato dell’America addosso?
Il ricevitore David Ross dice di non badare molto alla storia, lo slugger Kris Bryant ammette che matematica e statistiche non sono il suo forte e Theo Epstein, il presidente delle “Baseball Operations” conferma che “il passato non pesa sulle spalle dei giocatori perchè molti di loro sono poco più’ che ventenni: si tratta solo di scendere in campo e vincere, una partita per volta”.
Non sentire la pressione. Questa l’unica chiave per riscrivere la storia nel North Side di Chicago.
Se alle parole seguiranno i fatti, un’attesa lunga 108 anni (risale al 1908 l’ultimo successo dei Cubs in una Fall Classic) si sublimerà in vittoria da leggenda.
di Andrea Comotti
Nella foto, la gioia dei Cubs dopo la vittoria della National League (USA Today Sports-Stuff.co.nz).
Durante la Regular Season, la squadra guidata da Joe Maddon (il manager torna alla Fall Classic dopo la sconfitta del 2008 dei “suoi” Tampa Bay Rays contro i Philadelphia Phillies) ha brutalizzato la NL Central, con 103 vittorie e 58 sconfitte, lasciando i St. Louis Cardinals, secondi di Division, distanti diciassette partite e mezzo.
Lanciatore partente per gara-1 a Progressive Field dovrebbe essere il veterano Jon Lester, gia’ vincitore di due World Serie con la casacca dei Boston Red Sox, guidati al tempo da Terry Francona, ora manager dei Cleveland Indians.
Per il secondo match in Ohio ci sarà il vincitore del Cy Young Award dello scorso anno, Jake Arrieta; sul monte di lancio di gara 3 troveremo Kyle Hendricks, decisivo in gara-6 contro i Los Angeles Dodgers; mentre il giorno successivo sarà il turno di John Lackey, uno che da rookie è stato il lanciatore partente (e vincente) di una gara-7 di World Series.
La squadra sentirà il fiato dell’America addosso?
Il ricevitore David Ross dice di non badare molto alla storia, lo slugger Kris Bryant ammette che matematica e statistiche non sono il suo forte e Theo Epstein, il presidente delle “Baseball Operations” conferma che “il passato non pesa sulle spalle dei giocatori perchè molti di loro sono poco più’ che ventenni: si tratta solo di scendere in campo e vincere, una partita per volta”.
Non sentire la pressione. Questa l’unica chiave per riscrivere la storia nel North Side di Chicago.
Se alle parole seguiranno i fatti, un’attesa lunga 108 anni (risale al 1908 l’ultimo successo dei Cubs in una Fall Classic) si sublimerà in vittoria da leggenda.
di Andrea Comotti
Nella foto, la gioia dei Cubs dopo la vittoria della National League (USA Today Sports-Stuff.co.nz).