Ad un mese circa da Gara 5 di finale della Serie A Federale, facciamo il punto in casa Grosseto. Le ultime settimane hanno lasciato presagire ai tifosi la possibilità di un ennesimo periodo di incertezze nei prossimi mesi, ma forse le nubi all’orizzonte sono meno fosche di quanto si pensi. Di certo le difficoltà ci sono, soprattutto di ordine economico, in un periodo ben lontano da quello delle proverbiali “vacche grasse” e in una città che nel suo rapporto con lo sport esprime uno strano dualismo, fra passione e freddezza, come si è visto anche nelle recenti vicende calcistiche in cui si deve ringraziare l’arrivo di un altro forestiero per avere evitato la sparizione.

Tornando al baseball, recentemente il Presidente del Grosseto Baseball Mario Mazzei e il suo vice Angelo Magalotti hanno espresso le difficoltà nel proseguire lo stesso livello di impegno, paventando addirittura la possibilità di una chiusura dell’attività del club. Naturalmente questo ha provocato le più diverse reazioni in città, fra tifosi e “addetti ai lavori”.
Pochi giorni dopo, un consigliere comunale di minoranza ha presentato un’interrogazione sulla convenzione per la gestione degli impianti “Jannella” e “Scarpelli” e sulle relative spese sostenute dal Comune. Di questa interrogazione ha fatto dare ampia pubblicità - anche a fini di propaganda, a parere di chi scrive - provocando ulteriori polemiche.

A questo punto, il Presidente biancorosso Mazzei ha scritto una lettera aperta in cui è andato dapprima a rispondere al consigliere comunale nel merito della Convenzione stipulata con l’amministrazione cittadina, citando rendiconti e ricordando che la documentazione è depositata in Comune, e poi a chiarire sulle proprie intenzioni e in parte sul futuro del Grosseto Baseball che - citiamo - “andrà avanti con rinforzata ambizione, ma semplicemente con ridotto impegno personale”.

A questo punto, ritengo doveroso spendere due parole sulla figura di Mario Mazzei.
Che egli sia mosso da una immensa passione per questo sport, è fuori da ogni dubbio, e la sua biografia ne è la migliore testimonianza: in gioventù vestì la casacca di un Bbc Grosseto che era nato pochi anni prima, giocando insieme a vari pioneri del batti e corri maremmano; una volta appeso il guantone al chiodo iniziò una luminosa carriera come arbitro, arrivando a diventare capo degli umpires italiani. Concluso anche questo capitolo, passò al ruolo di dirigente di club, spendendosi in prima persona, mettendoci la faccia, l’anima, il corpo e i soldi.
Nel 2011 era, insieme a Magalotti, fra i consiglieri di un Bbc Grosseto già prossimo al naufragio, e con il suo intervento rese possibile portare a termine la stagione. Qualche mese dopo i due fondarono il Grosseto Baseball per raccogliere il testimone della IBL e, nei tempi stretti, imbarcarono i soci USA. Questi si rivelarono una “sòla” e le conseguenze furono tali che per mantenere la IBL 2012 in città si tentò l’accordo con il Mastiff, che non si rivelò all’altezza delle aspettative.
Nonostante tutto, nonostante fosse già tentato di mollare, Mazzei rispose ancora una volta al richiamo della passione, rilanciando il Grosseto nel 2014 con i risultati che tutti conosciamo.

Non possiamo ancora dire cosa accadrà, di certo ci sarà da stare ancora sulle spine per un po’, ma non possiamo escludere alcuna ipotesi: uno stop che non ci auguriamo, un rilancio con ancora Mazzei al timone, un nuovo corso con volti nuovi. Quel che ci sentiamo di dire è che il baseball a Grosseto deve proseguire in qualche modo sulla via della ricostruzione, e per questo occorre da un lato l’impegno di persone disposte a remare dalla stessa parte, dall’altro l’apporto di sponsor e contributi grandi, medi, piccoli, per aiutare una realtà sportiva importante per il capoluogo maremmano.

da Grosseto, Niccolò Benvenuti


Nella foto, la delusione del Grosseto dopo la sconfitta in finale contro il Bollate (Lauro Bassani - Fibs.it).