GLI OAKLAND ATHLETICS CALANO GLI ASSI: ARRIVANO I TOP PLAYERS JEFF SAMARDZIJA E JASON HAMMEL
Gli Athletics dimostrano di voler fare sul serio e prendono due nuovi lanciatori partenti dai Chicago Cubs: Jason Hammel e soprattutto Jeff Samardzija, considerato uno dei migliori partenti della Major League.
In cambio a Chicago vanno le due prime scelte al prossimo Draft oltre che i prospetti Addison Russell e Billy McKinney.
In più ai Cubs è andato Dan Straily, che in Triple-A sta facendo molto bene, ed un altro giocatore che sarà concordato in seguito.
Ora gli Athletics, che al momento sono la miglior squadra della MLB con 53 vittorie e 33 sconfitte, rischiano anche di avere la miglior rotazione partente.
Samardzjia è un pitcher esperto classe 1985 che ha sempre vestito la maglia dei Cubs, fin dal suo esordio avvenuto nel 2005. Col tempo è arrivato ad essere uno dei giocatori più apprezzati nel suo ruolo in questa stagione sta dimostrando il perché.
Infatti nonostante le 2 sole vittorie a fronte delle 7 sconfitte, anche grazie ad una squadra che molto spesso non lo ha aiutato, il pitcher ha un buon 2.83 di media era frutto delle 17 partite lanciate fin ora.
Ora Samardzija andrà ad impreziosire quella rotazione partente guidata da Scott Kazmir e che comprenderà Sonny Gray e presumibilmente l’altro nuovo acquisto Jason Hammel, con Tommy Milone e Jesse Chavez che finiranno ai margini, senza per questo venirne esclusi però.
Discorso diverso per Brad Mills, che era stato acquistato la scorsa settimana, e che molto probabilmente verrà inserito fra i desgignated for assignment.
Oltretutto Mills era stato designato per lanciare domenica contro i Blue Jays, ma a questo punto è facile pensare che sarà lo stesso Samardzjia a debuttare nella seconda partita della serie contro Toronto.
Jason Hammel è rimbalzato per Tampa Bay, Colorado e Baltimora prima di approdare all’inizio di questa stagione a Chicago.
Sul monte di lancio come partente anche lui per 17 volte, ha una media pgl leggermente superiore a quella del compagno di trade (2.98), ma con uno strikeout in più (104 contro i 103 di Samardzija).
Che siano questi dunque gli uomini in grado di poter far fare gli A’s il definitivo salto di qualità e di portare così Beane alle tanto agognate World Series, obiettivo per cui il general manager ha tanto lavorato e che in questi 16 anni alla guida della squadra non è mai riuscito a raggiungere.
Hammel, che compirà 32 anni il prossimo Novembre, sarebbe diventato free agent alla fine di questa stagione mentre Samardzjia era legato ai Cubs fino al 2015; probabilmente questo è il punto su cui ha lavorato Beane per convincere i due starting pitcher a raggiungere Oakland.
Ciò che è certo è che gli Athletics, attualmente al comando della West Division della American League, vogliono tentare a tutti i costi di arrivare fino in fondo. Anche perché la squadra ha dimostrato ottima attitudine offensiva e se una pecca c’è stata arriva proprio dal monte di lancio, non sempre all’altezza soprattutto quando si tratta di chiudere una partita, con le tante troppe occasioni sprecate a causa di una scelta infelice sul lanciatore al quale affidare il delicato ruolo di closer, ruolo che Jim Johnson ha dimostrato di non saper ricoprire.
di Michele Acacia
Nella foto, un primo piano di Jeff Samardzija con la divisa dei Cubs (da sports.kings.com).
In cambio a Chicago vanno le due prime scelte al prossimo Draft oltre che i prospetti Addison Russell e Billy McKinney.
In più ai Cubs è andato Dan Straily, che in Triple-A sta facendo molto bene, ed un altro giocatore che sarà concordato in seguito.
Ora gli Athletics, che al momento sono la miglior squadra della MLB con 53 vittorie e 33 sconfitte, rischiano anche di avere la miglior rotazione partente.
Samardzjia è un pitcher esperto classe 1985 che ha sempre vestito la maglia dei Cubs, fin dal suo esordio avvenuto nel 2005. Col tempo è arrivato ad essere uno dei giocatori più apprezzati nel suo ruolo in questa stagione sta dimostrando il perché.
Infatti nonostante le 2 sole vittorie a fronte delle 7 sconfitte, anche grazie ad una squadra che molto spesso non lo ha aiutato, il pitcher ha un buon 2.83 di media era frutto delle 17 partite lanciate fin ora.
Ora Samardzija andrà ad impreziosire quella rotazione partente guidata da Scott Kazmir e che comprenderà Sonny Gray e presumibilmente l’altro nuovo acquisto Jason Hammel, con Tommy Milone e Jesse Chavez che finiranno ai margini, senza per questo venirne esclusi però.
Discorso diverso per Brad Mills, che era stato acquistato la scorsa settimana, e che molto probabilmente verrà inserito fra i desgignated for assignment.
Oltretutto Mills era stato designato per lanciare domenica contro i Blue Jays, ma a questo punto è facile pensare che sarà lo stesso Samardzjia a debuttare nella seconda partita della serie contro Toronto.
Jason Hammel è rimbalzato per Tampa Bay, Colorado e Baltimora prima di approdare all’inizio di questa stagione a Chicago.
Sul monte di lancio come partente anche lui per 17 volte, ha una media pgl leggermente superiore a quella del compagno di trade (2.98), ma con uno strikeout in più (104 contro i 103 di Samardzija).
Che siano questi dunque gli uomini in grado di poter far fare gli A’s il definitivo salto di qualità e di portare così Beane alle tanto agognate World Series, obiettivo per cui il general manager ha tanto lavorato e che in questi 16 anni alla guida della squadra non è mai riuscito a raggiungere.
Hammel, che compirà 32 anni il prossimo Novembre, sarebbe diventato free agent alla fine di questa stagione mentre Samardzjia era legato ai Cubs fino al 2015; probabilmente questo è il punto su cui ha lavorato Beane per convincere i due starting pitcher a raggiungere Oakland.
Ciò che è certo è che gli Athletics, attualmente al comando della West Division della American League, vogliono tentare a tutti i costi di arrivare fino in fondo. Anche perché la squadra ha dimostrato ottima attitudine offensiva e se una pecca c’è stata arriva proprio dal monte di lancio, non sempre all’altezza soprattutto quando si tratta di chiudere una partita, con le tante troppe occasioni sprecate a causa di una scelta infelice sul lanciatore al quale affidare il delicato ruolo di closer, ruolo che Jim Johnson ha dimostrato di non saper ricoprire.
di Michele Acacia
Nella foto, un primo piano di Jeff Samardzija con la divisa dei Cubs (da sports.kings.com).