Equilibrio, grandi duelli nel box e sul monte di lancio, sfide tirate fino all'ultimo inning. Non è un azzardo pensare che le Italian Baseball Series, come negli anni passati, possano riservare incertezza ed intense emozioni ad appassionati e tifosi. Le statistiche, si sa, nel baseball contano e consegnano alla vigilia di questo grande evento sportivo due squadre molto ben allestite ma diverse tra loro. In primis la finale scudetto mette di fronte un paio di team che hanno vissuto finora una stagione completamente diversa.

Percorso. La Fortitudo è stata leader incontrastata in regular season e nei play off, perdendo appena otto partite sulle trentotto disputate. Il tutto senza incontrare grossi problemi in termini di rendimento di gioco o di infortuni. Unica nota stonata l'aver dovuto tagliare anzitempo Perez. I Pirati, invece, provengono tuttora da un'annata travagliata costellata di infortuni e sfortuna. Ovviamente le tante assenze hanno influenzato la tabella di marcia dei neroarancio, capaci comunque di conquistare ventidue successi su trentotto match.

Box. I line up che si sfideranno a suon di valide sono incisivi e dotati entrambi di maturità e talento. Bologna nel girone di qualificazione ha assestato la media battuta sul 235, aumentandola a 258 nella post season. Al momento vanta mazze bollenti come Liverziani (349), Rodriguez (313), Oeltjen (277) ed Infante (265). Non scherza nemmeno Rimini, in grado di registrare una media di 249 nella prima parte del torneo e di 223 da metà giugno in poi. I migliori bastoni adriatici sono quelli di Romero (317), Zileri (294), Salazar (279) e Mazzanti (250). Ad ogni modo in fase offensiva i romagnoli probabilmente sono più esperti. Basti pensare che hanno guadagnato nel corso di questo torneo ben 211 basi ball, subendo 259 strike out, mentre agli emiliani sono state regalate 187 basi rimediando però 283 k. Una volta approdati in base il comportamento mostrato è diverso. L'Unipol ha chiuso con successo 48 rubate su 59 mentre i Pirati 18 su appena 31 tentativi.

Mound. Sia Nanni che Catanoso possono esultare per avere a disposizione pitcher stranieri più che eccellenti, dovendo però fare i conti con grattacapi sul fronte della rotazione ASI. Nella stagione regolare i lanciatori bolognesi hanno evidenziato una media pgl pari a 1.77, cresciuta a 2.75 nella fase successiva. Il monte riminese, invece, ha dovuto gestire le mancanze pesantissime di Corradini e Patrone e quindi la pgl è stata inizialmente di 3.44, aumentata poi a 3.71. Sotto le due torri brillano Rivero (pgl immacolata), Crepaldi (1.29), Williamson (1.46) e Marinez (1.35). In riva al'Adriatico spiccano Corradini (1.42), Ekstrom (1.78), Gonzalez (2.08) ed Escalona (2.93). La pedana biancoblu ha subito in generale 127 basi ball, inanellando 331 strike out, mentre quella neroarancio ha concesso 162 basi e collezionato 326 k.

di Matteo Petrucci (dal Corriere di Romagna)


Nella foto, Sabbatani elimina Gomez in Bologna - Rimini di seconda fase (Amaduzzi - Fibs.it).