Quest’inverno la notizia principale in Texas non è che i Rangers hanno perso per l’ennesima volta le World Series, ma piuttosto che gli Houston Astros si sono trasferiti, dopo ben 51 anni dalla loro fondazione, dalla National all’American League.

Per essere precisi, gli Astros si son spostati dalla National League Central all’American League West, pronti a tenere compagnia ai Rangers, altra franchigia Texana.
I viaggi saranno più lunghi, perché al posto di far trasferte verso Milwaukee, Chicago o St. Louis, ora ci saranno voli verso Oakland, Los Angeles e Seattle. Ma fa parte del gioco.

I cambiamenti però riguardano l’intera Major League e non solo la squadra di Houston.
Dal 2013 avremo 5 squadre per divisione, così che si verrà a creare un calendario completamente diverso, con un numero nettamente maggiore di partite di interlega dato che ogni giorno si giocherà almeno una partita tra un squadra di AL e una di NL. Ma i cambiamenti non si fermano qua, perché aumenteranno anche le partite tra le squadre della stessa divisione, da 16 a 19.
Così, dopo la modifica introdotta quest’anno di due squadra in più ai playoffs, la MLB cambia ancora.

Gli Houton Astros, i diretti interessati, saranno i primi a doversi adattare alle nuove regole, a partire dell’aggiunta del battitore designato al lineup. E’ recente la notizia secondo cui sarebbe possibile il ritorno di Lance Berkman a Houston, come DH, ma si aspettano ancora conferme dalle parti interessate. Berkman ha affermato l’intenzione di voler lavorare come assistente manager alla Ryce University a Houston, ma gli Astros lo hanno recentemente contattato per offrirgli un nuovo contratto in MLB.

L’intenzione di cambiare per vincere è l’obiettivo del nuovo general manager degli Astros. David Stearns, 27 anni, potrebbe portare una bella boccata di aria fresca alla franchigia di Houston. La squadra è reduce da troppe stagioni negative, il record dell’anno scorso di 22 vittorie e 54 sconfitte tra luglio e la fine della stagione regole, parla chiaro.
L’obiettivo principale è quello di migliorare il farm system, che negli ultimi anni ha subito un calo considerevole, così da poter contare su un numero sempre maggiore di prospetti e poter competere per un posto nei playoffs. Ovviamente la division nella quale si trovano gli Astros è molto competitiva, e il 2012 lo ha dimostrato chiaramente, con una squadra come gli Angels, costruita per vincere, arrivata terza in classifica.
La risalita degli Astros parte da Correa, prima scelta assoluta nello scorso draft, ma anche dai tanti giovani che fanno parte del roster, come l’ottimo prospetto Singleton, o altri già titolari come Castro, catcher che ha mostrato di poter fare bene se in salute, Altuve, Lowrie, Maxwell, Barnes.

I cambiamenti però non riguardano solo il roster e la lega di appartenenza. Houston ha deciso di rinnovare graficamente il logo della squadra, ora dominato da una H bianca davanti ad una stella, e i colori della squadra, orientati invece verso l’arancione e il blu.

C’è da stare attenti a questi Astros che nei prossimi anni potrebbero dire la loro in una rinnovata American League West.

di Angelo Cappa


Nella foto, il momento della presentazione delle nuove maglie da parte degli Houston Astros (JuanDeLon/IconSMI da Espn.com).

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