A TU PER TU CON...MIRCO CARADONNA, NUOVO ACQUISTO DEL RIMINI BASEBALL
Grandeslam.net per la rubrica ''A tu per tu con...'' incontra Mirco Caradonna. Il giocatore di Nettuno si appresta ad affrontare la nuova stagione con la casacca dei campioni d’Italia del Rimini.
Caradonna, cresciuto nelle fila delle giovanile dei Lions, ha esordito in IBl nel 2009 con la casacca del Nettuno con il quale ha vinto una Coppa dei Campioni e una Coppa Italia. Una stagione al Godo nel 2013, ha partecipato agli ultimi mondiali con la nazionale Under 21. Può ricoprire sia il ruolo di esterno che interno, nella stagione 2015 è stato utilizzato all’esterno destro e in prima base dopo la partenza di Max De Biase, dove ha ottenuto una media battuta di .176 con 13 hit, ottenendo 24 basi ball.
Con quali stimoli affronti la nuova avventura?
La affronterò con la voglia di far bene soprattutto per ripagare la fiducia che il Rimini ha posto in me, giocherò con la voglia di disputare di nuovo una finale scudetto e di sentire di nuovo quel brivido che ti attraversa il corpo quando si scende in campo per una finale scudetto. A Rimini spero di poter ottenere gli stessi risultati ottenuti da Giuseppe Mazzanti.
Dopo 6 anni al Nettuno e 1 al Godo qual è il tuo bilancio a questo punto della tua carriera?
Un bilancio molto positivo ovviamente. Con il Nettuno ho vinto una Coppa Campioni e una Coppa Italia, resta il rammarico per la finale scudetto persa in gara 7 contro il San Marino. Nello sport sia le vittorie sia le sconfitte ti fanno crescere come giocatore ma soprattutto come uomo. L’esperienza di Godo è stata positiva perché era la prima volta che giocavo con una squadra che non fosse il Nettuno ed è stato importante per me.
Grazie a…… chi è stato l’artefice principale della tua carriera?
Il mio ringraziamento non è per una singola persona, in questo momento della mia carriera il mio grazie va a più persone, da chi mi ha allenato quando ho iniziato a giocare a baseball, chi mi ha cresciuto e chi mi ha creduto in me quando nel 2009 sono stato chiamato a far parte della prima squadra. Anche se non smetterò mai di ringraziare la mia famiglia per essermi sempre stata vicino in ogni mia decisione per seguire la mia passione e la mia carriera.
Esterno, seconda base, prima base: con il nuovo staff tecnico hai già parlato riguardo la posizione che ricoprirai?
Con il nuovo staff tecnico c’è stata soltanto una “chiaccherata”. Io sono a loro completa disposizione, in qualsiasi ruolo giocherò darò sempre il massimo.
Cosa vuoi dire ai tifosi del Nettuno e ai tuoi nuovi tifosi?
Ai tifosi del Nettuno, quelli che mi seguono e mi conoscono li ringrazierò sempre per il loro tiffo e supporto che mi stanno dimostrando anche adesso che sono andato via. Ai tifosi del Rimini dico soltanto che darò il massimo per questa squadra e vorrei lottare con la squadra e con loro per vincere di nuovo lo scudetto e la Coppa Campioni. Un mio sogno personale sarebbe disputare la finalissima scudetto contro il Nettuno, sarebbe bellissimo.
da Nettuno, Andrea Flamini
Nella foto, Mirco Caradonna in battuta con la divisa del Città di Nettuno dello scorso anno (CB-Oldman da FIBS.it).
Caradonna, cresciuto nelle fila delle giovanile dei Lions, ha esordito in IBl nel 2009 con la casacca del Nettuno con il quale ha vinto una Coppa dei Campioni e una Coppa Italia. Una stagione al Godo nel 2013, ha partecipato agli ultimi mondiali con la nazionale Under 21. Può ricoprire sia il ruolo di esterno che interno, nella stagione 2015 è stato utilizzato all’esterno destro e in prima base dopo la partenza di Max De Biase, dove ha ottenuto una media battuta di .176 con 13 hit, ottenendo 24 basi ball.
Con quali stimoli affronti la nuova avventura?
La affronterò con la voglia di far bene soprattutto per ripagare la fiducia che il Rimini ha posto in me, giocherò con la voglia di disputare di nuovo una finale scudetto e di sentire di nuovo quel brivido che ti attraversa il corpo quando si scende in campo per una finale scudetto. A Rimini spero di poter ottenere gli stessi risultati ottenuti da Giuseppe Mazzanti.
Dopo 6 anni al Nettuno e 1 al Godo qual è il tuo bilancio a questo punto della tua carriera?
Un bilancio molto positivo ovviamente. Con il Nettuno ho vinto una Coppa Campioni e una Coppa Italia, resta il rammarico per la finale scudetto persa in gara 7 contro il San Marino. Nello sport sia le vittorie sia le sconfitte ti fanno crescere come giocatore ma soprattutto come uomo. L’esperienza di Godo è stata positiva perché era la prima volta che giocavo con una squadra che non fosse il Nettuno ed è stato importante per me.
Grazie a…… chi è stato l’artefice principale della tua carriera?
Il mio ringraziamento non è per una singola persona, in questo momento della mia carriera il mio grazie va a più persone, da chi mi ha allenato quando ho iniziato a giocare a baseball, chi mi ha cresciuto e chi mi ha creduto in me quando nel 2009 sono stato chiamato a far parte della prima squadra. Anche se non smetterò mai di ringraziare la mia famiglia per essermi sempre stata vicino in ogni mia decisione per seguire la mia passione e la mia carriera.
Esterno, seconda base, prima base: con il nuovo staff tecnico hai già parlato riguardo la posizione che ricoprirai?
Con il nuovo staff tecnico c’è stata soltanto una “chiaccherata”. Io sono a loro completa disposizione, in qualsiasi ruolo giocherò darò sempre il massimo.
Cosa vuoi dire ai tifosi del Nettuno e ai tuoi nuovi tifosi?
Ai tifosi del Nettuno, quelli che mi seguono e mi conoscono li ringrazierò sempre per il loro tiffo e supporto che mi stanno dimostrando anche adesso che sono andato via. Ai tifosi del Rimini dico soltanto che darò il massimo per questa squadra e vorrei lottare con la squadra e con loro per vincere di nuovo lo scudetto e la Coppa Campioni. Un mio sogno personale sarebbe disputare la finalissima scudetto contro il Nettuno, sarebbe bellissimo.
da Nettuno, Andrea Flamini
Nella foto, Mirco Caradonna in battuta con la divisa del Città di Nettuno dello scorso anno (CB-Oldman da FIBS.it).