PHILADELPHIA E BALTIMORE CONTRIBUISCONO ALLA RIMONTA DI BOSTON
Il resoconto del weekend passato in Pennsylvania registra buone notizie: i Red Sox agguantano la serie grazie alle due vittorie al Citizens Bank Park, evitano umilianti sconfitte e ritrovano l'amore perduto verso la propria rotazione.
A Philadelphia si perde il primo incontro e ci tocca pure subire la salvezza di quel Papelbon che, confermo, sta proprio male con quel cappellino P-marchiato. Un Paps che si è accasato in una Philadelphia in fase calante, una Philadelphia che stenta a mantenere quel dominio nella sua Division, (ops, sono ultimi)... che sta forse attraversando un cambiamento generazionale, di umori e di stimoli.
Archiviata la brutta visione del closer dei Phillies che mal-esteticamente ci chiude la porta in faccia in gara-1, affrontiamo gli altri due incontri con altro spirito ed efficacia.
Succede che Phila batte di più di Boston (22 contro 20 valide nelle due partite) ma ne porta a casa ben pochi.
Succede che Phila si massacra da sola con i suoi troppi LOB (39 Left-on-base contro i 21 rimasti in base dei Red Sox).
Succede che Boston presenta ancora un Beckett spettacolare e meravigliosamente lontano dalla voglia di golf.
Succede che l'ottimo Aviles la sbatte fuori ogni volta, e che i 9 HR di squadra nel weekend è un "bell'andare".
Succede che un "incredibilmente-essenziale-Salty" porta a casa 4 RBI.
Succede che Aceves, Nava e Big-Papi ci sono (e Big-Papi l'ho visto bello reattivo sul cuscino di prima, come ancora mi piacerebbe vederlo in altre sfide d'interleague, autunno compreso, tanto meglio).
Succede che noi ne vinciamo due di fila e ci godiamo il sedere di Papelbon che rimane incollato alla panca.
Archiviata la piacevole trasferta in terra "National", il viaggio è breve verso il Maryland.
Ci attendono gli uccellini "Orioli", sorpresa di inizio campionato e mina vagante nella East-Division.
Si parte bene, infatti vinciamo la prima con una gran prestazione di squadra, (valide per tutti, democraticamente) e con le conferme di quei Nava-Middlesbrooks che è un piacere vederli. Aceves si conferma e conquista la sua decima salvezza personale, che vale anche come aggancio a quota 21-21 ai cuginastri di New York: la quota psicologica .500 viene raggiunta ed il morale continua a salire.
Il giorno dopo uno sfortunato Doubront si becca una "L" immeritata: in 6 innings effettua 9 strike-out ed incassa solo 2 punti, ma non basta perchè non viene aiutato dai compagni in attacco. Nell'amorfa sconfitta si nota un solo acuto: è quello del "ben-ritornato" Kevin Youkilis che piazza la bomba da un punto (solo, ahimè) sugli spalti dell'Oriole-Park.
Passiamo all'ultima piacevole e vincente serata (anche come orario, visto che una prima visione alle 19:30 è sempre godibile)....
Nel settore lanciatori, Bard soffre, ma riesce a rimanere sopra, di poco... ma sempre sopra. Miller soffre. "Padillone" si salva per un pelo. Hill magico, piazza un doppio strike-out decisivo. Aceves completa l'opera chiudendo 6-5 una vittoria alla grande.
Nel reparto d'attacco come non notare il box-score della partita? Come non rendere omaggio al turno basso?
Si vince in casa della capolista grazie ai 6-7-8-9 del Line Up: gli RBI li segnano loro, e dico solo loro.
Serie vinta anche a Baltimore: gli Orioles calano, i Red Sox crescono e tutto questo si trasforma in una piacevole e combattuta Division. La EAST dell' American è la più equilibrata tra tutte la Division: Boston di nuovo a quota .500 si trova a solo 5.5 dalla capolista appena battuta, gli Yankees e Toronto vivacchiano senza gloria ed i Rays non prendono il volo.
I Red Sox in questi ultimi 7 giorni di maggio affronteranno al Fenway Park 3 volte i Tampa Rays e 4 volte i Detroit Tigers: sarebbe importante tenere a bada le razze mentre non si può non approfittarne del momento NO dello squadrone tigrato del Michigan.
Curiosità per leggere i Line Up che metterà in campo il sorridente Valentine.... (vabbè, quello ride e sorride random), per vedere se inizia a capirci qualcosa e se riesce ad infilare la strada della continuità. (Altro sorriso, ma questa volta del sottoscritto.)
Sarebbe importante approfittare della insidiosissima trasferta che New York si appresta a fare in California dove troveranno i castigatori Reddick (era nostro, era nostro).... ed il presto scatenato Pujols.
Tanti auguri agli Yankees e buon divertimento.
di Roberto Mantovani
Nella foto, la potenza dello swing di Mike Aviles (AP Photo/David Goldman per Blogs.eagletribune.com).
A Philadelphia si perde il primo incontro e ci tocca pure subire la salvezza di quel Papelbon che, confermo, sta proprio male con quel cappellino P-marchiato. Un Paps che si è accasato in una Philadelphia in fase calante, una Philadelphia che stenta a mantenere quel dominio nella sua Division, (ops, sono ultimi)... che sta forse attraversando un cambiamento generazionale, di umori e di stimoli.
Archiviata la brutta visione del closer dei Phillies che mal-esteticamente ci chiude la porta in faccia in gara-1, affrontiamo gli altri due incontri con altro spirito ed efficacia.
Succede che Phila batte di più di Boston (22 contro 20 valide nelle due partite) ma ne porta a casa ben pochi.
Succede che Phila si massacra da sola con i suoi troppi LOB (39 Left-on-base contro i 21 rimasti in base dei Red Sox).
Succede che Boston presenta ancora un Beckett spettacolare e meravigliosamente lontano dalla voglia di golf.
Succede che l'ottimo Aviles la sbatte fuori ogni volta, e che i 9 HR di squadra nel weekend è un "bell'andare".
Succede che un "incredibilmente-essenziale-Salty" porta a casa 4 RBI.
Succede che Aceves, Nava e Big-Papi ci sono (e Big-Papi l'ho visto bello reattivo sul cuscino di prima, come ancora mi piacerebbe vederlo in altre sfide d'interleague, autunno compreso, tanto meglio).
Succede che noi ne vinciamo due di fila e ci godiamo il sedere di Papelbon che rimane incollato alla panca.
Archiviata la piacevole trasferta in terra "National", il viaggio è breve verso il Maryland.
Ci attendono gli uccellini "Orioli", sorpresa di inizio campionato e mina vagante nella East-Division.
Si parte bene, infatti vinciamo la prima con una gran prestazione di squadra, (valide per tutti, democraticamente) e con le conferme di quei Nava-Middlesbrooks che è un piacere vederli. Aceves si conferma e conquista la sua decima salvezza personale, che vale anche come aggancio a quota 21-21 ai cuginastri di New York: la quota psicologica .500 viene raggiunta ed il morale continua a salire.
Il giorno dopo uno sfortunato Doubront si becca una "L" immeritata: in 6 innings effettua 9 strike-out ed incassa solo 2 punti, ma non basta perchè non viene aiutato dai compagni in attacco. Nell'amorfa sconfitta si nota un solo acuto: è quello del "ben-ritornato" Kevin Youkilis che piazza la bomba da un punto (solo, ahimè) sugli spalti dell'Oriole-Park.
Passiamo all'ultima piacevole e vincente serata (anche come orario, visto che una prima visione alle 19:30 è sempre godibile)....
Nel settore lanciatori, Bard soffre, ma riesce a rimanere sopra, di poco... ma sempre sopra. Miller soffre. "Padillone" si salva per un pelo. Hill magico, piazza un doppio strike-out decisivo. Aceves completa l'opera chiudendo 6-5 una vittoria alla grande.
Nel reparto d'attacco come non notare il box-score della partita? Come non rendere omaggio al turno basso?
Si vince in casa della capolista grazie ai 6-7-8-9 del Line Up: gli RBI li segnano loro, e dico solo loro.
Serie vinta anche a Baltimore: gli Orioles calano, i Red Sox crescono e tutto questo si trasforma in una piacevole e combattuta Division. La EAST dell' American è la più equilibrata tra tutte la Division: Boston di nuovo a quota .500 si trova a solo 5.5 dalla capolista appena battuta, gli Yankees e Toronto vivacchiano senza gloria ed i Rays non prendono il volo.
I Red Sox in questi ultimi 7 giorni di maggio affronteranno al Fenway Park 3 volte i Tampa Rays e 4 volte i Detroit Tigers: sarebbe importante tenere a bada le razze mentre non si può non approfittarne del momento NO dello squadrone tigrato del Michigan.
Curiosità per leggere i Line Up che metterà in campo il sorridente Valentine.... (vabbè, quello ride e sorride random), per vedere se inizia a capirci qualcosa e se riesce ad infilare la strada della continuità. (Altro sorriso, ma questa volta del sottoscritto.)
Sarebbe importante approfittare della insidiosissima trasferta che New York si appresta a fare in California dove troveranno i castigatori Reddick (era nostro, era nostro).... ed il presto scatenato Pujols.
Tanti auguri agli Yankees e buon divertimento.
di Roberto Mantovani
Nella foto, la potenza dello swing di Mike Aviles (AP Photo/David Goldman per Blogs.eagletribune.com).