JOSE' CANSECO CERCA IL RILANCIO IN MESSICO MA VIENE FERMATO DAL SUO NEMICO NUMERO UNO: IL DOPING


Il motivo? Provate ad immaginarlo. Se avete un po’ sentito parlare del giocatore sapete sicuramente di cosa si sta parlando: doping.
La sospensione dalla Lega messicana, campionato di livello AAA che fa parte del sistema MLB (anche se le squadre non sono affiliate alle franchigie delle Major Leagues), è avvenuta dopo il presunto rifiuto, da parte di Canseco di sottoporsi ad un test antidoping. Plinio Escalante, il presidente della Lega ha detto che il rifiuto di fare un test antidoping è considerato come se lo si avesse fatto e si fosse risultati positivi: quindi, sospensione immediata.
In realtà la questione è un po’ più ingarbugliata.
E’ noto che l’ex stella cubana della MLB fa uso di testosterone esogeno perché il suo organismo non è in grado di produrlo a livelli fisiologicamente normali; la cosa fa quasi ridere, visto che è praticamente un armadio, sa molto di scusa, ma lui ed i suoi medici hanno sempre sostenuto questa tesi anche in passato. Secondo la versione di Canseco i medici del club dove stava per andare a giocare, Roo Tigers di Quintana, sapevano della somministrazione periodica del farmaco e gli avevano consigliato di non effettuare il test. Quindi non si sarebbe opposto di sua iniziativa al test.
Su twitter Canseco ha cercato di difendersi come poteva: Come posso risultare positivo quando non ho mai fatto nessun test? […] La verità verrà sempre fuori perché io non sto usando nessuna sostanza illegale.
Se davvero lui non voleva fare il test, quali sono le ragioni? Se invece gli è stato detto di non fare il test, per quale motivo gli è stata imposta questa cosa? Forse in entrambi i casi si sapeva che sarebbe risultato positivo? Questi sono i punti più oscuri della vicenda.
Canseco, vista la sua età era stato tagliato fuori dal circuito MLB dal 2001 e l’anno successivo annunciò il ritiro; tornò nel 2004, dove fece lo Spring Training con i Los Angeles Dodgers, ma non fu inserito nel roster. Nel 2005 ci fu la pubblicazione del suo famoso best-seller incentrato sull’uso degli steroidi, dal titolo “Juiced: Wild Times, Rampant 'Roids, Smash Hits & How Baseball Got Big”. Da allora non fece nessun altro provino per giocare in MLB. Il motivo è da ricondurre a quello che il libro riporta: è andato contro la Major League Baseball - nel libro si dice che ben l’85% degli atleti MLB fa uso di sostanze dopanti - e ha aperto gli occhi del mondo per quello che stava succedendo nel mondo del baseball. Dice Canceco in una recente intervista, rispondendo alla domanda: perché dal 2005 non hai più fatto provini per giocare in MLB?
Fino allo scorso anno ha giocato in vari team di Indipendent League. Ora che il Messico gli ha chiuso le porte, se realmente ha voglia di giocare potrebbe ripuntare sugli USA, magari proprio in MLB. Toronto potrebbe essere una possibilità: Mi piacerebbe giocare nuovamente a Toronto. Dice l’ex campione parlando della città dove aveva giocato nel 1998. Ci giocherei gratuitamente. So che li lo stadio è molto buono e ho colpito la palla veramente lontano in quel diamante. E 'stata davvero una grande città, potrei dare supporto a Bautista nell’ordine di battuta.
Per Canseco si delinea un futuro incerto, sicuramente però ha avuto un grande passato: 17 stagioni ai massimi livelli, ha vinto due World Series, 1989 e 2000, è stato MVP dell’American League nel 1988, ha vinto quattro Silver Slugger, 1988, 1990, 1991, 1998 e ha in carriera ben 462 Fuoricampo e 1407 RBI.
di John Rotondo
Nella foto, un primo piano di Josè Canseco (Christian Petersen/Getty Images per Cbc.ca).