Dopo il pareggio nelle prime due partite delle Italian Baseball Series, la Fortitudo Bologna dovrà disputare tre partite in Romagna nella casa dei Pirati di Rimini. Il sito Grandeslam.net ha parlato del cruciale momento di stagione e della prova dei lanciatori felsinei con Roberto Radaelli, pitching coach dell'UnipolSai.

Come arriva la Fortitudo alla terza partita della serie finale?
La squadra è carica e desiderosa di fare bene. Lo si è visto molto bene sabato sera quando, dopo aver perso in modo rocambolesco in gara 1, i ragazzi sono scesi in campo decisi e concentrati e hanno pareggiato la serie. Non era semplice a livello mentale ma loro hanno dato una bella risposta e vogliono continuare di questo passo.

Che rotazione presenterà l'UnipolSai per queste sfide?
Dobbiamo ancora valutare alcune dinamiche perchè giocare tre partite in tre giorni può modificare la scelta dei lanciatori. La scelta finale sarà presa a poche ore dall'inizio del play ball.

Nello scorso fine settimana Raul Rivero è incappato nella sua prima vera serata storta da quando è in Italia.
Sì, purtroppo non è riuscito a chiudere la partita, anche se il suo rilievo non è stato così malvagio in quanto solo il contatto di Beppe Mazzanti è stato pieno a differenza degli altri. Mai in carriera gli era successa una cosa simile. Abbiamo analizzato assieme la situazione ed è già pronto per tornare in campo, consapevole di poter dare il suo contributo per la squadra.

E' rimasto a riposo Luca Panerati. Potrebbe essere il jolly per queste tre partite di finale?
Sicuramente sì. Il fatto di giocare tre sfide di grande importanza potrebbe far sì che venga utlizzato come rilievo anche in due di queste, ma sicuramente sarà una figura importante. Non è stato semplice per lui restare nel bullpen dopo essere stato il partente per gran parte della stagione, ma è un ragazzo intelligente e sa benissimo che con un lancio o un pickoff potrebbe essere decisivo.

In gara 2, invece, Riccardo De Santis ha conquistato la vittoria numero 99 in carriera nella massima serie.
Ha lanciato una grande partita, sotto ogni punto di vista, e non a caso ci ha fatto ricordare le ultime annate di Fabio Betto, autore sempre di grandi successi. La speranza è che la sua prossima partenza possa permettergli di arrivare a 100 in modo tale da poter festeggiare doppio.

di Daniele Mattioli


Nella foto, Roberto Radaelli, pitching coach della Fortitudo (Lorenzo Bellocchio - Grandeslam.net).