UNA STAGIONE TRA ALTI E BASSI. I SAN FRANCISCO GIANTS DEVONO CAMBIARE IL PASSO
Dopo una settimana di pausa rieccoci qua ad analizzare le ultime partite dei Giants.
In realtà non ci sarebbe molto da dire su una squadra che in trasferta non riesce proprio a far bene. Eppure la situazione non è delle peggiori, e qualche inaspettata vittoria ogni tanto arriva.
Le ultime serie, tra Arizona, Pittsburgh e Atlanta, sono state condite da continui alti e bassi. In Arizona, dopo la prima sconfitta, sono arrivate due vittorie che hanno fatto pensare che il peggio pian piano fosse stato superato. Niente di più sbagliato, perché nelle successive due serie sono arrivate due terribili sconfitte. L'unico aspetto positivo è stato quello di aver evitato due sweep.
In questi casi, lo sappiamo bene, è meglio concentrarsi su ciò che di buono c'è in questa squadra, e a conti fatti non tutto va male, ma ciò che funziona è condizionato da troppa poca costanza. Forse il problema maggiore di questi Giants in formato 2013 è proprio la costanza.
Probabilmente è arrivato un calo di tensione dopo il successo dello scorso anno, probabilmente gli infortuni stanno giocando un ruolo importante, o semplicemente non siamo più in grado di esprimere un livello di baseball soddisfacente. Le cose sembrano andar bene per tre, quattro partite, poi all'improvviso la solidità della squadra va in frantumi. Si passa dal battere decine e decine di valide in più partite, come la scorsa settimana contro Pittsburghe e Atltanta, a spegnersi completamente nei match seguenti.
Se c'è un problema, quello è di tutti. La squadra non riesce a cambiar marcia proprio per questo motivo, lo slump non è di un solo lanciatore, ma della maggior parte. Quando l'attacco non batte, non batte nessuno, e allora su chi si può far affidamento? Sull'uomo che inaspettatamente batte il walk-off home-run nel decimo? No, non si può sperare di risolvere le cose in questo modo in una stagione lunga e logorante come quella della MLB.
È quindi il momento di decidere di cambiar qualcosa, perché se sulla carta siamo i campioni in carica, il campo sta dimostrando l'opposto.
Questa settimana serve un cambiamento, in due serie che devono essere vinte, contro Padres e Marlins.
di Angelo Cappa
Nella foto, Bruce Bochy e Tim Lincecum durante la partita dell’11 giugno 2013 a Pittsburgh. (Justin K. Aller/Getty Images per Espn.com).
In realtà non ci sarebbe molto da dire su una squadra che in trasferta non riesce proprio a far bene. Eppure la situazione non è delle peggiori, e qualche inaspettata vittoria ogni tanto arriva.
Le ultime serie, tra Arizona, Pittsburgh e Atlanta, sono state condite da continui alti e bassi. In Arizona, dopo la prima sconfitta, sono arrivate due vittorie che hanno fatto pensare che il peggio pian piano fosse stato superato. Niente di più sbagliato, perché nelle successive due serie sono arrivate due terribili sconfitte. L'unico aspetto positivo è stato quello di aver evitato due sweep.
In questi casi, lo sappiamo bene, è meglio concentrarsi su ciò che di buono c'è in questa squadra, e a conti fatti non tutto va male, ma ciò che funziona è condizionato da troppa poca costanza. Forse il problema maggiore di questi Giants in formato 2013 è proprio la costanza.
Probabilmente è arrivato un calo di tensione dopo il successo dello scorso anno, probabilmente gli infortuni stanno giocando un ruolo importante, o semplicemente non siamo più in grado di esprimere un livello di baseball soddisfacente. Le cose sembrano andar bene per tre, quattro partite, poi all'improvviso la solidità della squadra va in frantumi. Si passa dal battere decine e decine di valide in più partite, come la scorsa settimana contro Pittsburghe e Atltanta, a spegnersi completamente nei match seguenti.
Se c'è un problema, quello è di tutti. La squadra non riesce a cambiar marcia proprio per questo motivo, lo slump non è di un solo lanciatore, ma della maggior parte. Quando l'attacco non batte, non batte nessuno, e allora su chi si può far affidamento? Sull'uomo che inaspettatamente batte il walk-off home-run nel decimo? No, non si può sperare di risolvere le cose in questo modo in una stagione lunga e logorante come quella della MLB.
È quindi il momento di decidere di cambiar qualcosa, perché se sulla carta siamo i campioni in carica, il campo sta dimostrando l'opposto.
Questa settimana serve un cambiamento, in due serie che devono essere vinte, contro Padres e Marlins.
di Angelo Cappa
Nella foto, Bruce Bochy e Tim Lincecum durante la partita dell’11 giugno 2013 a Pittsburgh. (Justin K. Aller/Getty Images per Espn.com).