Nella giornata di lunedì, la Caffè Danesi Nettuno ha reso ufficiale l'arrivo di Andrea Sgnaolin, ex bandiera del Grosseto Baseball, squadra con la quale ha praticamente vinto ogni trofeo nelle passate annate. Il giocatore, sul quale era forte l'interessamento del Mastiff Arezzo, ha parlato al sito ufficiale della compagine laziale, trattando alcuni temi.

L'importanza di Bagialemani e De Santis nella scelta: “Bagialemani mi ha contattato verso metà dicembre e come lui anche altre società dell'Ibl 1. Il fatto di avere avuto Ruggero come manager nel 2010 ha facilitato la mia scelta, inoltre anche Riccardo De Santis, mio ex compagno, mi ha parlato molto bene dell'ambiente e questo mi ha fatto venire ancora più voglia di giocare per il Nettuno. L'unico problema dipendeva dal lavoro, ma appena risolto con il mio datore di lavoro ho dato la mia immediata disponibilità al trasferimento".

L'esperienza al servizio della squadra: “Mi metto a disposizione del manager, dove lui vorrà giocherò. Nei miei anni a Grosseto ho giocato in tutti i ruoli interni anche se ero arrivato nella città maremmana come interbase. Sono orgoglioso di giocare per una società così blasonata che ha fatto la storia del baseball italiano. In questi anni è mancato davvero poco al Nettuno per raggiungere lo scudetto e spero che insieme ai miei compagni daremo quel qualcosa in più per raggiungere questo obiettivo. Conosco la maggior parte dei giocatori, soprattutto Giuseppe Mazzanti con cui ho fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili e posso dire che anche se la concorrenza sarà molto alta che ci sono tutte le possibilità di far bene. Dopo gli ultimi anni che sono molto difficili spero di lottare per traguardi ambiziosi. Darò il massimo per questa squadra".

Primi segnali di amore nel 2002: "Prima del mio arrivo in massima serie c'erano stati contatti molto intensi con la società, ma all'epoca visto la vicinanza tra Viterbo e Grosseto feci una scelta diversa".

La formula della nuova IBL: "Purtroppo con le due partite settimanali giocheremo meno, ma penso sia una scelta dovuta al momento economico della nazione. Mi auguro che già dal 2014 si torni alla vecchia formula, perchè un conto è allenarsi tanto, ma la partita è tutt'altra cosa e se nelle leghe professionistiche giocano tutti i giorni un motivo ci sarà".

di Daniele Mattioli


Nella foto, lo swing di Andrea Sgnaolin nella stagione 2011 con il Grosseto (CB-Oldman/Fibs.it).

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