IL NETTUNO BASEBALL AFFRONTA IL CAMPIONATO DOPO UN PERIODO MOLTO DIFFICILE
Dopo un anno difficile concluso comunque positivamente con l'accesso alla Finale di Coppa Italia, visti i grossi problemi affrontati nel precampionato, il Nettuno si ripresenta nella stagione 2014 notevolmente rinnovato.
Non ci sarà più l’istituzione Ruggero Bagialemani e questa forse è la notizia che più ha fatto scalpore nell’ambiente nettunese. Infatti il ruolo di Manager è stato affidato a Claudio Scerrato, pitching coach della nazionale juniores e già da diverso tempo nello staff tecnico della squadra laziale.
Anche il roster ha subito numerose partenze eclatanti, due su tutte quelle dei “senatori” Giuseppe Mazzanti e Renato Imperiali, a cui si aggiungono quelle di Paolino Ambrosino, Andrea Pizziconi e Andrea Sgnaolin. Non ci saranno nemmeno i super prospetti Milvio Andreozzi e Alessandro Grimaudo.
Al loro posto sono arrivati Mirco Caradonna (ritornato dal Godo), Manuel Evangelista (ex Arezzo) e Carlos Pezzullo, lo scorso anno a Rimini. Assieme a loro una serie di giovani di belle speranze che il Nettuno si è assicurato rastrellando giocatori dalle varie realtà romane come i Lions Nettuno e l’Urbe Roma. La scelta sugli stranieri è ricaduta su Rodney Rodriguez, Josè Miguel Lorenzo e Luis Nunez (oltre che lo stesso Evangelista).
Come detto in apertura, nonostante i gravi problemi economici causati dall’abbandono dello storico sponsor della Caffè Danesi che in un primo momento sembrava dover costare addirittura l’iscrizione all’IBL, il Nettuno è riuscito comunque grazie alla forza dei suoi ragazzi a disputare un’ottima annata che li ha visti accedere alla postseason all’ultimo turno di campionato dopo un testa a testa emozionante con Parma. In più i laziali conquistando la finale di Coppa Italia, poi persa contro Rimini, si sono assicurati l’accesso alla prossima European Cup.
Ancora una volta la società sembra aver fatto un bello sforzo per assicurarsi che la storia del Nettuno possa continuare ad essere scritta nel massimo campionato, e la scelta di puntare sulla linea verde e su giocatori nati (sportivamente) nel territorio è parsa assolutamente sensata.
D'altronde fare il passo più lungo della gamba è sempre controproducente ed è importante lavorare con i mezzi che si hanno a disposizione, senza contare che comunque Nettuno e tutto il Lazio in genere è da sempre una fucina di talenti per il baseball italiano e credo che anche quest’anno la squadra di Scerrato riuscirà ad esprimere un buon baseball e a far crescere nella maniera più opportuna i campioni del domani.
di Michele Acacia
Nella foto di repertorio, Caradoona scivola sulle basi (@Savioli/Fibs.it).
Non ci sarà più l’istituzione Ruggero Bagialemani e questa forse è la notizia che più ha fatto scalpore nell’ambiente nettunese. Infatti il ruolo di Manager è stato affidato a Claudio Scerrato, pitching coach della nazionale juniores e già da diverso tempo nello staff tecnico della squadra laziale.
Anche il roster ha subito numerose partenze eclatanti, due su tutte quelle dei “senatori” Giuseppe Mazzanti e Renato Imperiali, a cui si aggiungono quelle di Paolino Ambrosino, Andrea Pizziconi e Andrea Sgnaolin. Non ci saranno nemmeno i super prospetti Milvio Andreozzi e Alessandro Grimaudo.
Al loro posto sono arrivati Mirco Caradonna (ritornato dal Godo), Manuel Evangelista (ex Arezzo) e Carlos Pezzullo, lo scorso anno a Rimini. Assieme a loro una serie di giovani di belle speranze che il Nettuno si è assicurato rastrellando giocatori dalle varie realtà romane come i Lions Nettuno e l’Urbe Roma. La scelta sugli stranieri è ricaduta su Rodney Rodriguez, Josè Miguel Lorenzo e Luis Nunez (oltre che lo stesso Evangelista).
Come detto in apertura, nonostante i gravi problemi economici causati dall’abbandono dello storico sponsor della Caffè Danesi che in un primo momento sembrava dover costare addirittura l’iscrizione all’IBL, il Nettuno è riuscito comunque grazie alla forza dei suoi ragazzi a disputare un’ottima annata che li ha visti accedere alla postseason all’ultimo turno di campionato dopo un testa a testa emozionante con Parma. In più i laziali conquistando la finale di Coppa Italia, poi persa contro Rimini, si sono assicurati l’accesso alla prossima European Cup.
Ancora una volta la società sembra aver fatto un bello sforzo per assicurarsi che la storia del Nettuno possa continuare ad essere scritta nel massimo campionato, e la scelta di puntare sulla linea verde e su giocatori nati (sportivamente) nel territorio è parsa assolutamente sensata.
D'altronde fare il passo più lungo della gamba è sempre controproducente ed è importante lavorare con i mezzi che si hanno a disposizione, senza contare che comunque Nettuno e tutto il Lazio in genere è da sempre una fucina di talenti per il baseball italiano e credo che anche quest’anno la squadra di Scerrato riuscirà ad esprimere un buon baseball e a far crescere nella maniera più opportuna i campioni del domani.
di Michele Acacia
Nella foto di repertorio, Caradoona scivola sulle basi (@Savioli/Fibs.it).