Da quel 31 luglio 2012, giorno in cui è stato ceduto ai Los Angeles Dodgers, sono passati 979 giorni. Dopo quasi 3 anni, lunedì 6 aprile Shane Victorino è tornato a Philadelphia, in quella che è stata casa sua per 7 anni e mezzo. Come la sua vecchia squadra, negli ultimi tempi ha dovuto affrontare non poche avversità, a causa di problemi alla schiena così seri da indurlo a un intervento chirurgico, che ha ridotto a 30 le sue apparizioni durante la scorsa stagione, dopo la vittoria del titolo da protaognista nel 2013.

Nell’Opening Day giocatosi al Citizens Bank Park, che ha visto i “suoi” Red Sox affrontare i Phillies, Victorino ha battuto per sesto contro una sua vecchia conoscenza, Cole Hamels. Quando è stato annunciato come secondo battitore del secondo inning, la folla si è alzata in piedi per tributare una calorosa standing ovation al proprio ex giocatore il quale, dal box di battuta, si è tolto il casco per ringraziare.



Il lanciatore ha voluto omaggiare l’ex Philadelphia con queste parole: “Un grande compagno di squadra e un buon amico. E’ bello rivederlo sul campo, soprattutto dopo gli ultimi infortuni.”

Dal canto suo, Victorino chiama ancora “casa” la Città dell’Amore Fraterno: “Sono diventato il giocatore che sono in questo posto, grazie a questa organizzazione. Questo è un luogo speciale per me”. Nella vittoria per 8 a 0 dei Boston Red Sox, coi Phillies ridotti alla miseria di 3 valide, Shane ha combinato uno 0 su 3 (ma con 2 base ball).

di Andrea Comotti


Nella foto, Shane Victorino riceve la standing-ovation da parte del suo ex pubblico (Lori M.Nichols - South Jersey Times da NJ.com).