ZIMMERMAN E HOWARD QUERELANO AL JAZEERA AMERICA
Due Ryan stelle del firmamento MLB – Howard dei Philaldephia Phillies e Zimmerman dei Washington Nationals – hanno querelato il canale televisivo Al Jazeera America (AJAM), reo a loro dire essersi prodotto in dichiarazioni diffamatorie.
“The dark side: secrets of the sport dopers”: questo l’inequivocabile titolo del documentario, andato in onda lo scorso 27 dicembre, nel quale il reporter di AJAM Deborah Davies e il giornalista sotto copertura Liam James Collins hanno sostenuto senza mezzi termini che una moltitudine di atleti di alto livello – inclusi Howard e Zimmerman – hanno assunto PEDs, ovvero sostanze fuorilegge in grado di migliorare le proprie performance.
Il canale televisivo ha usato Collins, un ex ostacolista britannico, facendogli recitare la parte dell’atleta alla disperata ricerca del pass per i prossimi Giochi Olimpici Estivi, che si terranno a Rio de Janeiro in agosto. Il farmacista Charlie Sly, interpellato da Collins, non ha fatto mistero di aver fornito sostanze come l’ormone della crescita a molti professionisti sportivi.
I due prima base, accusati di aver assunto l’ormone Delta-2, hanno citato in giudizio Al Jazeera America per diffamazione ed impropria invasione della privacy.
Assunto o comprato?
Il dubbio – di non poco conto, dal punto di vista giuridico – è legittimo, dal momento che AJAM, dopo aver mandato il onda il documentario, ha rilasciato una nota in cui specificava che gli atleti in questione il Delta-2 se lo fossero “solamente” procacciato.
A detta degli avvocati difensori che hanno depositato la querela, quella del canale televisivo è diffamazione, portata avanti attraverso accuse infondate e non suffragate dallo stesso Sly il quale, stando agli atti giudiziari, ha inequivocabilmente ritrattato ancor prima che il documentario venisse trasmesso. In effetti, in un video postato il 26 dicembre – prima della messa in onda televisiva, ma col documentario già disponibile online – il farmacista ha ammesso di aver mentito a Collins, e ha ritrattato ogni sua dichiarazione.
Howard e Zimmerman dal canto loro rigettano ogni accusa e in non hanno intenzione di commentare ulteriormente ogni notizia inerente al caso.
La palla è quindi in mano agli avvocati, che devono provare il fatto che Al Jazeera America fosse a conoscenza della falsità delle notizie raccolte dai suoi reporter, e quindi accertare la “actual malice”, condizione necessaria affinché la querela per diffamazione vada a buon fine e la reputazione dei propri assistiti venga difesa.
L’esito della causa non è comunque scontato, in quanto non è detto che Al Jazeera America, apparentemente con le spalle al muro, non abbia qualche asso nella manica da sfoderare in corso di giudizio.
Del resto, non è spettacolo anche questo?
di Andrea Comotti
Nella foto, Howard e Zimmerman in azione durante una partita (Associated Press - DeadSpin.com).
“The dark side: secrets of the sport dopers”: questo l’inequivocabile titolo del documentario, andato in onda lo scorso 27 dicembre, nel quale il reporter di AJAM Deborah Davies e il giornalista sotto copertura Liam James Collins hanno sostenuto senza mezzi termini che una moltitudine di atleti di alto livello – inclusi Howard e Zimmerman – hanno assunto PEDs, ovvero sostanze fuorilegge in grado di migliorare le proprie performance.
Il canale televisivo ha usato Collins, un ex ostacolista britannico, facendogli recitare la parte dell’atleta alla disperata ricerca del pass per i prossimi Giochi Olimpici Estivi, che si terranno a Rio de Janeiro in agosto. Il farmacista Charlie Sly, interpellato da Collins, non ha fatto mistero di aver fornito sostanze come l’ormone della crescita a molti professionisti sportivi.
I due prima base, accusati di aver assunto l’ormone Delta-2, hanno citato in giudizio Al Jazeera America per diffamazione ed impropria invasione della privacy.
Assunto o comprato?
Il dubbio – di non poco conto, dal punto di vista giuridico – è legittimo, dal momento che AJAM, dopo aver mandato il onda il documentario, ha rilasciato una nota in cui specificava che gli atleti in questione il Delta-2 se lo fossero “solamente” procacciato.
A detta degli avvocati difensori che hanno depositato la querela, quella del canale televisivo è diffamazione, portata avanti attraverso accuse infondate e non suffragate dallo stesso Sly il quale, stando agli atti giudiziari, ha inequivocabilmente ritrattato ancor prima che il documentario venisse trasmesso. In effetti, in un video postato il 26 dicembre – prima della messa in onda televisiva, ma col documentario già disponibile online – il farmacista ha ammesso di aver mentito a Collins, e ha ritrattato ogni sua dichiarazione.
Howard e Zimmerman dal canto loro rigettano ogni accusa e in non hanno intenzione di commentare ulteriormente ogni notizia inerente al caso.
La palla è quindi in mano agli avvocati, che devono provare il fatto che Al Jazeera America fosse a conoscenza della falsità delle notizie raccolte dai suoi reporter, e quindi accertare la “actual malice”, condizione necessaria affinché la querela per diffamazione vada a buon fine e la reputazione dei propri assistiti venga difesa.
L’esito della causa non è comunque scontato, in quanto non è detto che Al Jazeera America, apparentemente con le spalle al muro, non abbia qualche asso nella manica da sfoderare in corso di giudizio.
Del resto, non è spettacolo anche questo?
di Andrea Comotti
Nella foto, Howard e Zimmerman in azione durante una partita (Associated Press - DeadSpin.com).