WORLD SERIES 2022: I PHILADELPHIA PHILLIES ALLA RICERCA DI QUEL TITOLO CHE MANCA DA 14 ANNI
Dopo continue delusioni, Harper e compagni ritornano a giocare per il Titolo. Per ribaltare i pronositici sarà decisivo il supporto della coppia Nola-Wheeler sul monte di lancio e la forza dei lineup..
Sono passati 4741 giorni dall’ultima volta in cui i Philadelphia Phillies hanno disputato una partita delle World Series. In quella fredda e triste serata del 4 novembre 2009 i New York Yankees posero fine al sogno di Chase Utley, Ryan Howard e Jimmy Rollins di confermarsi campioni, dopo il successo del 2008, aggiudicandosi il titolo grazie a uno scatenato Hideki Matsui, poi MVP delle Finali.
A distanza di 13 anni, dopo numerose delusioni, la squadra della Città dell’Amore Fraterno torna a giocare un “Fall Classic” e lo fa interpretando il ruolo di underdog - ovvero di sfavorita - sapendo che spesso è molto più facile essere la squadra capace di ribaltare i pronostici invece che quella che li deve confermare.
L’esempio è arrivato dal percorso che Bryce Harper e compagni hanno tenuto in questi playoff. Prima è arrivato il passaggio del turno nel Round della Wild Card contro i più quotati St.Louis Cardinals. Poi, alle Division Series, ecco l’eliminazione a scapito dei vincitori di Division degli Atlanta Braves. La ciliegina sulla torta, poi, nella Finale della National League, quando i San Diego Padres sono stati sconfitti in 5 partite. 3 serie disputate, 3 serie vinte da sfavoriti.
Grande merito per questo risultato va dato all’ottimo lavoro svolto dal monte di lancio. La coppia formata da Zack Wheeler e Aaron Nola è stata a dir poco spettacolare e ha sbagliato pochi lanci in questi playoff. Insieme hanno una media di punti guadagnati pari a 2.32 in 42.2 riprese lanciate durante la Post Season, mentre gli altri 11 lanciatori vantano una ERA di 3.78 in 54.1 inning.
È inevitabile, quindi, che molte delle speranze dei Phillies passeranno dai loro lanci per cercare di fermare la potenza del lineup degli Astros, capace di colpire duro tutti i pitcher, in particolare modo quelli mancini, come ad esempio lo stesso Ranger Suarez, probabile partente di gara 3 che è già stato affrontato dai texani in stagione con risultati deludenti (6 punti incassati in 3 inning lanciati).
Dopo qualche passaggio a vuoto nelle prime partite dei playoff, il bullpen dei Phillies ha trovato una certa stabilità, così come la difesa, autore però di qualche disattenzione di troppo, soprattutto in campo interno, assolutamente da evitare contro l’attacco texano, cinico come non mai in queste situazioni.
A livello offensivo i Phillies dovranno continuare a fare la voce grossa, così come fatto nelle ultime settimane, per cercare di tenere alte le possibilità di riportare le World Series a Philadelphia.
I 16 fuoricampo colpiti nei turni precedenti, in aggiunta ai tanti doppi messi a segno, hanno infatti permesso a Castellanos e soci di viaggiare con una media di 5.18 punti a partita. Se poi Bryce Harper continuerà sui livelli stellari di questa Post Season - .419 di media battuta con 6 doppi, 5 fuoricampo e 11 RBI con soli 7 strike out subiti - il sogno World Series potrebbe essere non troppo lontano dalla realtà.
di Daniele Mattioli
Nella foto, Bryce Harper festeggia il fuoricampo della vittoria contro i Padres (da MLB Official Twitter Page).