Il 24 agosto 2022, si è conclusa la corsa playoff dello Spirulina Becagli Grosseto che ha perso per 4 a 1 la serie di semifinale scudetto contro i campioni d’Italia in carica del San Marino baseball. Al termina di gara 5, conclusasi con il punteggio di 5 a 2 per i sammarinesi, lo stadio ‘’Roberto Jannella’’ di Grosseto ha tributato una standing ovation per due dei protagonisti della serie con la casacca maremmana, Junior Oberto ed Andrea Sgnaolin

Andrea Sgnaolin, intervistato da grandeslam.net, vanta 25 stagioni ed oltre 850 partite disputate nel campionato di baseball italiano, 2 scudetti vinti con Grosseto (2004 e 2007), un Coppa dei Campioni (2005) e 21 presenze con la nazionale italiana. 

Partiamo dal caloroso saluto che ti hanno dedicato i tuoi tifosi dello ‘’Jannella’’. Dopo tanti anni sui campi di tutta Italia ed ‘’una vita’’ con i colori del Grosseto cuciti addosso come è stato lasciare il campo? Cosa ti ha spinto ad appendere guanto e mazza al fatidico chiodo?

Nonostante la delusione per la sconfitta in gara 5 contro San Marino che ha sancito la nostra uscita dalla semifinale scudetto, credo sia stata una serata indimenticabile per me, ho provato un'emozione indescrivibile. Vedere tutti i tifosi in piedi che mi applaudivano, i miei compagni di squadra e tutto lo staff commossi, così come mia moglie, i miei figli ed i miei genitori, tutta la squadra del San Marino, che ringrazio di cuore, che è uscita dal dugout per salutare me e Junior Oberto, i miei "vecchi" compagni di squadra Emiliano Ginanneschi, Gabriele Ermini, Luca Bischeri, Riccardo ed Andrea De Santis, Niccolo' Badii ed ancora Marco Mazzieri, Gianni Natale, Stefano Cappuccini, Beppe Massellucci e Mauro Mazzotti che hanno atteso la fine della partita per darmi il loro saluto, tutto questo mi ha lasciato davvero senza parole e ci tengo a ringraziare tutti per l'affetto che mi hanno dimostrato. Ho ricevuto anche nei giorni seguenti tanti attestati di stima da tifosi e da ex compagni che mi hanno molto emozionato. Una serata che porterò sempre nel mio cuore. Per questo volevo ringraziare la società che mi ha dato la possibilità di poter vivere una giornata così speciale. Per quanto riguarda la scelta di appendere guanto e mazza al chiodo, beh è stata una decisione davvero molto difficile da prendere, credo sia normale dopo aver passato praticamente tutta la vita sul campo da baseball, visto che a 6 anni facevo il batboy nella squadra dei Rams Viterbo dove giocava come lanciatore mio padre Angelo. A 38 anni però far conciliare il lavoro con il baseball e la famiglia è diventato sempre più difficile ed impegnativo. Mia moglie Paola mi è stata sempre vicino in tutti questi anni di carriera, sacrificando il suo tempo libero per consentirmi di allenarmi nel migliore dei modi durante tutta la settimana e di scendere in campo nei weekend. Ho ritenuto che questo fosse il momento giusto per dire basta e dedicarmi appieno a mia moglie ed ai miei 2 figli, Riccardo di 7 anni e Giulia di 1, senza rimpianti ed orgoglioso per ciò che ho fatto ma soprattutto per tutto quello che ho ricevuto da questo meraviglioso sport.

La stagione 2022 ha visto Grosseto tornare a giocare dopo diverso tempo nella massima serie italiana ed approdare da ‘’cenerentola’’ ai playoff strappando un incontro al San Marino campione in carica. Come è stata viverla sul campo da protagonista?

È stata onestamente una stagione al di sopra delle nostre aspettative. L'obiettivo iniziale che ci aveva chiesto la società e che ci eravamo dati noi come squadra era quello di accedere alla seconda fase (Pool Scudetto). Sapevamo fin dai primi allenamenti invernali di avere una squadra competitiva ma poi sul campo abbiamo dimostrato a tutti il nostro valore, andando a vincere partite che ci hanno dato ancora più consapevolezza della nostra forza, come ad esempio le 2 partite contro Nettuno nel girone di qualificazione, oppure gara 1 vinta contro Parma durante la Pool Scudetto o gara 3 vinta 1-0 contro Bologna, grazie al fuoricampo di Paolino Ambrosino che era appena rientrato da un lungo infortunio.

Contro le "grandi" del baseball italiano non abbiamo mai sfigurato, rimanendo sempre in partita e lottando fino all'ultimo out, riuscendo a strappare almeno una partita contro tutti, come è successo in gara 3 contro San Marino. Una squadra, la nostra, che attraverso il duro lavoro e con grande umiltà è riuscita settimana dopo settimana a conquistare una semifinale che mancava alla città di Grosseto da ben 14 anni. Viverla quindi da protagonista sul campo per me, che sono stato lontano dalla serie A1 per molti anni è stata una sensazione ancora più grande ed una cosa di cui vado ancora più fiero. È stato davvero un piacere ed un onore poter lavorare in questa mia ultima stagione con questo staff guidato dal manager Jairo Ramos, al quale mi lega una profonda amicizia, che va al di là del baseball visto che siamo stati compagni di squadra e di casa per più di 10 anni. Come è stato un vero privilegio aver condiviso lo spogliatoio con un gruppo di ragazzi incredibili con i quali fin da subito si è creato davvero un grande rapporto, come fossimo una vera famiglia.

Scenderai in campo per la Coppa Italia o la seguirai da spettatore?

Assolutamente sì, voglio aiutare la mia squadra a concludere nel migliore dei modi questa stagione giocando ed onorando al meglio la Coppa Italia, dove cercheremo di arrivare il più lontano possibile.

Quale sarà il futuro di Sgnaolin nel mondo del baseball? 

Sicuramente nell'immediato prenderò un periodo di vacanza, che mi servirà per ricaricare le batterie dopo 24 anni intensi passati nel mondo del baseball e godermi appieno la mia famiglia, anche se quando posso cercherò di essere presente per tifare ed aiutare in modo diverso i miei compagni. Dopodiché vedremo cosà farò, dietro una scrivania come dirigente oppure sul campo a dare una mano come coach, sicuramente il mio futuro sarà ancora legato a questo meraviglioso sport, che tante soddisfazioni mi ha regalato.

Nei tanti campionati di alto livello che hai disputato quale è stata, secondo te, la squadra più forte in cui hai giocato?

Beh direi che senza dubbio le squadre più forti in cui ho avuto la fortuna di giocare sono state il BBC del 2004 e quello del 2007, le due squadre con cui abbiamo vinto gli ultimi 2 scudetti a Grosseto. Due squadre diverse tra loro, quella del 2004 una vera e propria corazzata con Navarro come punta di diamante ma piena di grandissimi giocatori anche italiani, quella del 2007 invece una squadra forse meno forte rispetto al 2004 ma che con grande umiltà e cultura del lavoro, con un grande gruppo anzi una vera e propria famiglia è riuscita ad arrivare a conquistare uno scudetto davanti a migliaia di tifosi.

E quella che hai affrontato?

Ce ne sono state tante, però se devo fare un nome credo il Bologna del 2004/2005, il Nettuno del 2007/2008 ed il San Marino del 2011/2012, squadre davvero forti con tanti giocatori che hanno fatto la storia di questo sport nel nostro paese.

Il ricordo più bello della tua carriera a Grosseto?

I momenti più belli della mia carriera a Grosseto sono legati inevitabilmente alle vittorie, lo scudetto del 2004, la Coppa Campioni del 2005 e lo scudetto del 2007.

Quest'ultimo però insieme alla vittoria della Coppa Campioni 2005 sono le vittorie che custodisco nel mio cuore perché giocate in campo da titolare.

E quello più brutto?

Sicuramente la sconfitta nella finale di Coppa Campioni del 2008 in casa a Grosseto persa al decimo inning, di fronte ad uno Jannella pieno di tifosi.

Come hai visto, nella tua lunga carriera, cambiare il baseball italiano? Cosa pensi sia migliorato e cosa, invece, pensi andrebbe rivisto in quanto peggiorato?

Diciamo che il discorso da fare qui sarebbe troppo lungo e complesso, quello che ti posso dire però è che secondo il mio punto di vista rispetto al passato si gioca veramente troppo poco, sia a livello giovanile che seniores. È vero che stiamo attraversando un periodo storico senza precedenti, e quindi reperire risorse economiche diventa sempre più difficile per le società, però credo che per far crescere il baseball italiano si debba cercare di giocare più partite possibili iniziando dal settore giovanile.  

Come ultima domanda ti chiedo, al momento a Grosseto vi sono due ottime realtà come lo Spirulina Becagli ed il Big Mat che hanno fatto molto bene in serie A in questo 2022. Pensi che le due squadre potranno in futuro unirsi in un unico Grosseto o per ambizioni diverse rimarranno separate? Cosa pensi sia meglio per il movimento del baseball grossetano?

Va dato merito al BSC di aver fatto un grandissimo campionato di serie A quest'anno, considerando la loro giovane età e tenendo conto che la maggior parte dei giocatori erano esordienti in questa categoria. Questo successo però non mi sorprende visto che ormai da un po’ di anni stanno lavorando molto bene sotto la guida del manager Stefano Cappuccini. Ma BBC e BSC non sono le uniche due realtà del batti e corri grossetano che è più vivo che mai, visto gli ottimi risultati a livello giovanile della YMCA Academy di Marco Mazzieri e Gianni Natale e dei numerosi camp e clinic che organizzano durante tutto l'anno. Così come il sorprendente risultato dei BOARS, squadra grossetana che milita in serie B e che quest'anno ha centrato i playoff per l'accesso alla serie A. Da ormai "ex giocatore", mi devo ancora abituare a questo nuovo appellativo !!! e da tifoso grossetano non posso che provare piacere che tutte queste realtà si adoperino, muovendosi tra mille difficoltà per far rinascere il baseball in maremma e l'augurio, e la speranza, è che il prima possibile possano unire gli sforzi per un obiettivo comune e riportare definitivamente il Grosseto ad essere un punto di riferimento duraturo nel baseball nazionale.

Di Mirco Monda ([email protected])

In foto Sgnaolin in prima base (Cristiano Gatti)