''IT'S NOT OVER UNTIL IT'S OVER'': L'ITALIA SEGNA 5 PUNTI AL NONO E BATTE IL MESSICO 10-9. VIDEO!
Il segnale è ancora una volta lanciato. Così come successo nell’edizione 2013, l’Italia dimostra al mondo intero di essere al World Baseball Classic per raggiungere importanti traguardi e si regala una serata magica, sconfiggendo in rimonta, all’ultimo lancio, i padroni di casa del Messico.
Gli azzurri, sotto 9-5 a 3 eliminazioni dalla sconfitta nella partita inaugurale del gruppo D, hanno prima pareggiato e, poi, hanno vinto la contesa con il singolo sul seconda base di John Andreoli.
L'inizio di partita è a dir poco scoppiettante. Quiroz porta subito avanti il Messico con un fuoricampo ai danni di Alessandro Maestri, partente azzurro, ma, al cambio di campo, Andreoli pareggia subito il risultato, spendendo oltre le recinzioni a destra il lancio di Gallardo.
Tra il terzo e il quarto inning, i padroni di casa cercano di prendere il largo. Prima, uno scatenato Quiroz batte a casa il doppio del 2-1, mentre nella ripresa seguente Amador colpisce una linea a sinistra su Da Silva per l’home run del 3-1. Pochi istanti più tardi, Elizadle fa esplodere ulteriormente di gioia lo stadio con il singolo del 4-1.
L’Italia però non è venuta a fare da sparring-partner e lo dimostra subito al cambio campo. Dopo aver messo KO i Chicago Cubs con un singolo al nono inning, Rob Segedin suona la carica, colpendo il fuoricampo da 2 punti per il momentaneo 4-3. Subito dopo Chris Colabello lo imita per il solo homer del pareggio.
La partita è un continuo di emozioni e al quinto inning, il Messico si riporta ancora una volta avanti, grazie ad una base per ball con tutti i cuscini occupati di Navarro e al doppio da 2 punti di Cruz contro Venditte. Al cambio campo Butera tiene a contatto gli azzurri e spedisce dove gli esterni non possono arrivare il lancio di Salas per il fuoricampo del 7-5.
Al settimo, la formazione di casa tenta la fuga, sfruttando il singolo da 2 punti di Elizalde su DeMark, e si porta sul 9-5.
La partita sembra terminata. Ma, come diceva Yogi Berra: ‘’It’s not over until it’s over’’, ovvero ‘’Non è finita finché non è finita’’.
Per chiudere il nono inning, il Messico mette a lanciare Roberto Osuna, closer dei Toronto Blue Jays. Il neo entrato viene accolto dai doppi di Cervelli (poi sostituto a correre da Poma) e di Colabello. Il terzo doppio dell’attacco per mano di Liddi svuota le basi e riporta l’Italia a stretto contatto, sul 9-8. Dopo la visita sul monte di lancio, Butera arriva salvo in prima per errore della difesa e Maggi va in base su ball, riempiendo tutti i cuscini. Osuna viene così sostituto da Perez sul monte. Il nuovo rilievo però subisce le valide di Nimmo e Andreoli per il sorpasso decisivo degli azzurri.
Finisce 10-9 per gli uomini di Mazzieri, che ammutoliscono lo stadio Charros de Jalisco e si regalano con merito un’altra nottata da sogno.
di Daniele Mattioli
Gli azzurri, sotto 9-5 a 3 eliminazioni dalla sconfitta nella partita inaugurale del gruppo D, hanno prima pareggiato e, poi, hanno vinto la contesa con il singolo sul seconda base di John Andreoli.
L'inizio di partita è a dir poco scoppiettante. Quiroz porta subito avanti il Messico con un fuoricampo ai danni di Alessandro Maestri, partente azzurro, ma, al cambio di campo, Andreoli pareggia subito il risultato, spendendo oltre le recinzioni a destra il lancio di Gallardo.
Tra il terzo e il quarto inning, i padroni di casa cercano di prendere il largo. Prima, uno scatenato Quiroz batte a casa il doppio del 2-1, mentre nella ripresa seguente Amador colpisce una linea a sinistra su Da Silva per l’home run del 3-1. Pochi istanti più tardi, Elizadle fa esplodere ulteriormente di gioia lo stadio con il singolo del 4-1.
L’Italia però non è venuta a fare da sparring-partner e lo dimostra subito al cambio campo. Dopo aver messo KO i Chicago Cubs con un singolo al nono inning, Rob Segedin suona la carica, colpendo il fuoricampo da 2 punti per il momentaneo 4-3. Subito dopo Chris Colabello lo imita per il solo homer del pareggio.
La partita è un continuo di emozioni e al quinto inning, il Messico si riporta ancora una volta avanti, grazie ad una base per ball con tutti i cuscini occupati di Navarro e al doppio da 2 punti di Cruz contro Venditte. Al cambio campo Butera tiene a contatto gli azzurri e spedisce dove gli esterni non possono arrivare il lancio di Salas per il fuoricampo del 7-5.
Al settimo, la formazione di casa tenta la fuga, sfruttando il singolo da 2 punti di Elizalde su DeMark, e si porta sul 9-5.
La partita sembra terminata. Ma, come diceva Yogi Berra: ‘’It’s not over until it’s over’’, ovvero ‘’Non è finita finché non è finita’’.
Per chiudere il nono inning, il Messico mette a lanciare Roberto Osuna, closer dei Toronto Blue Jays. Il neo entrato viene accolto dai doppi di Cervelli (poi sostituto a correre da Poma) e di Colabello. Il terzo doppio dell’attacco per mano di Liddi svuota le basi e riporta l’Italia a stretto contatto, sul 9-8. Dopo la visita sul monte di lancio, Butera arriva salvo in prima per errore della difesa e Maggi va in base su ball, riempiendo tutti i cuscini. Osuna viene così sostituto da Perez sul monte. Il nuovo rilievo però subisce le valide di Nimmo e Andreoli per il sorpasso decisivo degli azzurri.
Finisce 10-9 per gli uomini di Mazzieri, che ammutoliscono lo stadio Charros de Jalisco e si regalano con merito un’altra nottata da sogno.