Noi di GrandeSlam scriviamo in "ritardo" queste righe, perché ci siamo voluti prendere del tempo per cercare di metabolizzare una notizia durissima da accettare. Giulio De Paola, grossetano, 38 anni da compiere il prossimo 25 dicembre, è deceduto nella sera di Mercoledì 5 ottobre.

La notizia sì è rapidamente sparsa, non solo per effetto della rapidità dei social network, ma anche e soprattutto perché tantissime persone conoscevano Giulio e chiunque lo abbia conosciuto è rimasto colpito da lui, ognuno per un motivo diverso. La partecipazione popolare è stata rapida e vasta. Giulio De Paola era conosciuto in tanti ambiti, perchè aveva molteplici passioni e in ognuna si gettava anima e corpo: musica, letteratura, arte, giornalismo, politica, sport.

Nel "nostro" mondo, quello del baseball, quasi tutti lo conoscevano e apprezzavano. Amante di questo bellissimo gioco, letteralmente cresciuto sugli spalti dello "Jannella", Giulio è stato un viscerale tifoso del Bbc Grosseto. Poi, spinto da questa passione, dal sogno di diventare giornalista - pienamente realizzato . e dalla stima e affetto dei dirigenti, entrò a far parte dell'Ufficio Stampa della società biancorossa, sia affiancando l'addetto stampa di turno che come titolare dell'incarico.

E' stato anche radiocronista per un'emittente locale, e ha avuto l'onere e l'onore di raccontare gli scudetti 2004 e 2007 del Grosseto, alternandosi ai microfoni con il compianto amico Fabrizio Masini, per cui nutriva ricambiato stima e affetto.

Tutti gli addetti ai lavori, a livello locale e nazionale, lo conoscevano. Tantissimi amici fra giocatori, tecnici, dirigenti, giornalisti, tifosi.. avversari e non, Giulio legava con tutti in nome dell'amore per questo sport, che in Italia è "di nicchia" perciò ci avvicina tutti. Tutti apprezzavano la sua grande competenza e la sua vasta conoscenza, frutto di amore per la ricerca storica e statistica.

Ho avuto il piacere e l'onore di percorrere 24 anni di vita insieme a lui, come fratelli, e di condividere la magia del baseball, la voglia di vedere l'erba e la terra rossa, di sentire il rumore della pallina colpita dalla mazza e afferrata dal guantone. Grazie a lui anche io sono entrato a far parte di questo mondo, da anonimo tifoso qualunque quale ero prima.

Il baseball italiano ha perduto un pezzo di cuore, ma questo continuerà a battere, me lo conferma la presenza di tanti volti noti del batti e corri al suo funerale. Adesso Giulio è insieme a Fabrizio, a Craig, a tanti altri, che non dimenticheremo mai.

di Niccolò Benvenuti


Nella foto, l'autore dell'articolo (in basso a sinsitra) posa assieme a Giulio e al Grosseto campione d'Italia 2007.