CUORE DI GIANTS
Conoscete “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad, vero? È un libro che non ha nulla a che fare con i Giants e con il baseball, ma quel titolo richiama molto questo tenebroso 2013 di San Francisco. Le atmosfere del racconto sono le stesse dentro i fans. I cuori di tutti i tifosi della baia, sponda SF, sono tenebrosi come pochi, oggi. E così la nebbia della baia di San Francisco è come quella del racconto di Conrad.
Le difficoltà sono tante, inutile negarlo, ma nonostante queste riusciamo a prenderci qualche piccola soddisfazione, di tanto in tanto. A quelle, però, arriveremo dopo.
La serie contro Boston ha mostrato quanto poco possiamo competere contro una squadra che ha grandi ambizioni. I Red Sox vincono due partite per 7-0 e 12-1 con risultati che parlano da soli. Tra le due sconfitte c’è una piccola soddisfazione, con una vittoria per 3-2 in walk-off.
Serie molto simile contro Colorado, contro la quale non prendiamo due brutte lezioni, ma il risultato è identico con un 1-2 che non ci permette di risalire in classifica.
Tra queste due serie, però, c’è del buono. Nel fine settimana si è giocata una serie contro i Pirates pareggiata col cuore. La reazione dopo le prime due sconfitte è stata positiva. Nel primo inning di gara tre facciamo capire a Pittsburgh di essere sempre presenti e portiamo a casa quattro punti importantissimi per la vittoria del match, anche perché riusciranno a infondere molta fiducia nei ragazzi. RBI di Posey, Pill, Sandoval e Blanco. Il match terminerà con un tennistico 6-3. Il final game si gioca domenica pomeriggio, in un AT&T Park in attesa di una vittoria. Vogelsong sul monte lancia bene contro la sua ex squadra, per lui 8.0 riprese, solo 2 valide subìte e 0 ER. La partita, al contrario di quanto accaduto in gara tre, viene vinta nel finale. Questa volta è l’ottavo inning quello decisivo, durante il quale vengono portati a casa tre importantissimi punti dal triplo del Panda e dal doppio del sempre presente Arias. 4-0 il risultato finale e serie vinta.
Alla fine, le tenebre non sono poi così paurose.
di Angelo Cappa
Nella foto, Pablo Sandoval dopo aver battuto un triplo contro i Pittsburgh Pirates nella partita del 25 agosto 2013. (Jason O. Watson/Getty Images per Espn.com).
Le difficoltà sono tante, inutile negarlo, ma nonostante queste riusciamo a prenderci qualche piccola soddisfazione, di tanto in tanto. A quelle, però, arriveremo dopo.
La serie contro Boston ha mostrato quanto poco possiamo competere contro una squadra che ha grandi ambizioni. I Red Sox vincono due partite per 7-0 e 12-1 con risultati che parlano da soli. Tra le due sconfitte c’è una piccola soddisfazione, con una vittoria per 3-2 in walk-off.
Serie molto simile contro Colorado, contro la quale non prendiamo due brutte lezioni, ma il risultato è identico con un 1-2 che non ci permette di risalire in classifica.
Tra queste due serie, però, c’è del buono. Nel fine settimana si è giocata una serie contro i Pirates pareggiata col cuore. La reazione dopo le prime due sconfitte è stata positiva. Nel primo inning di gara tre facciamo capire a Pittsburgh di essere sempre presenti e portiamo a casa quattro punti importantissimi per la vittoria del match, anche perché riusciranno a infondere molta fiducia nei ragazzi. RBI di Posey, Pill, Sandoval e Blanco. Il match terminerà con un tennistico 6-3. Il final game si gioca domenica pomeriggio, in un AT&T Park in attesa di una vittoria. Vogelsong sul monte lancia bene contro la sua ex squadra, per lui 8.0 riprese, solo 2 valide subìte e 0 ER. La partita, al contrario di quanto accaduto in gara tre, viene vinta nel finale. Questa volta è l’ottavo inning quello decisivo, durante il quale vengono portati a casa tre importantissimi punti dal triplo del Panda e dal doppio del sempre presente Arias. 4-0 il risultato finale e serie vinta.
Alla fine, le tenebre non sono poi così paurose.
di Angelo Cappa
Nella foto, Pablo Sandoval dopo aver battuto un triplo contro i Pittsburgh Pirates nella partita del 25 agosto 2013. (Jason O. Watson/Getty Images per Espn.com).