INTERVISTA A PAUL MACALUSO, TRASCINATORE DEL REGGIO EMILIA CAMPIONE DELLA SERIE A FEDERALE 2012
E' stato tra i grandi protagonisti della stagione 2012 della Serie A Federale e soprattutto ha guidato allo Scudetto la Palfinger Reggio Emilia a suon di battute valide e di numeri importanti. Il giocatore in questione è Paul Macaluso, che il sito Grandeslam.net ha contattato per questa intervista dove si spazia dalla Serie A Federale alla Major League, passando ovviamente per la riforma dei campionati.
MICHELE ACACIA: Partiamo dalla conquista della Serie A Federale, quanta energia fisica e mentale deve avere una squadra per arrivare fino alla fine?
PAUL MACALUSO: E' stato un anno difficile, l’allenatore ci ha chiesto tanto sin dall'inizio, ma noi tutti siamo stati disponibili a dare il massimo e l’abbiamo fatto sin dal primo allenamento.
MICHELE ACACIA: Nonostante il trionfo finale, avrete di certo incontrato delle difficoltà durante il cammino. Quali sono state quelle che hanno messo più alla prova la squadra?
PAUL MACALUSO: Il periodo più difficile è stato quando abbiamo perso la partita infrasettimanale a Torino, seguita dalla sconfitta a Rovigo nel turno successivo. Ma da lì siamo ripartiti con maggiore determinazione e questo ci ha aiutati.
MICHELE ACACIA: Qual’è stata la cosa che vi ha spinto ad arrivare alla vittoria finale? Quando è scoccata la scintilla che vi ha dato la carica necessaria?
PAUL MACALUSO: Come detto siamo partiti subito con l’idea di riconquistare lo scudetto dopo quello vinto nel 2010. La stagione è stata incentrata su questo, oltre che sulla crescita dei giovani del nostro vivaio; inoltre volevamo portare quanta più gente potevamo allo stadio incrementando l’afflusso e l’interesse verso il baseball.
A tal proposito posso dire che il giorno dopo la conquista dello scudetto, si sono presentati dodici bambini per iniziare a giocare, e questo è stato molto gratificante. Un esempio di quello che ci vorrebbe in questo momento.
MICHELE ACACIA: Si parla di riforma dei campionati con alcune squadre che dalla Serie A Federale passerebbero alla IBL? Reggio Emilia è pronta per il grande salto?
PAUL MACALUSO: E' forse presto per dirlo e bisognerà vedere se la riforma verrà attuata, ma ad ogni modo Reggio Emilia è pronta; con qualche accorgimento in più eventualmente, ma la società in tal senso ha lavorato benissimo e sono certo che potrebbe farcela.
MICHELE ACACIA: Ha seguito la vicenda della Juve98, squadra storica del baseball italiano che ha annunciato la propria rinuncia al campionato 2013 per problemi economici. Che ne pensa? Quali misure potrebbe adottare il baseball nostrano per superare questa crisi?
PAUL MACALUSO: Sarebbe un vero peccato perché è un’ottima squadra, hanno un campo bellissimo ed una struttura funzionale. Come misure, credo che le squadre, laddove fosse possibile, dovrebbero impegnarsi per trovare modi di auto sostentamento, tentando di svicolarsi dalla vitale esigenza di sponsor, magari puntando sul merchandising o altri metodi per avere introiti. In tal senso la Major League americana insegna.
MICHELE ACACIA: A proposito di MLB, per quale squadra fa il tifo? Un giocatore a cui si ispira?
PAUL MACALUSO: Essendo di San Diego, tifo i Padres, che purtroppo non vincono mai. Un giocatore a cui mi ispiro no, però ho molti amici che giocano in MLB e se devo citarne uno posso dire Jered Weaver, ex compagno di squadra nonché coinquilino. Fra poche settimane tornerò negli USA e data l’ amicizia che ci lega spero di poterlo vedere in qualche modo giocare.
MICHELE ACACIA: Torniamo in Europa per parlare dello storico trionfo della Nazionale agli Europei svoltisi poche settimane fa in Olanda. L’ha seguito? Quanto lo ritiene importante per il movimento alla luce del fatto che da noi ancora il baseball rimane uno sport di nicchia?
PAUL MACALUSO: Certamente, ho seguito la nazionale e penso sia molto importante quanto è riuscita a fare. La Federazione dovrebbe cogliere l’occasione per promuovere meglio il movimento cercando aiuti soprattutto al di fuori del paese, sfruttando la bellezza dell’Italia.
Per fare un esempio, io curo il sito della Palfinger e mi sono preoccupato in primis di aggiungere la versione in inglese con la possibilità di poter contattare la società da parte di quei giocatori stranieri che volessero venire da noi. In più ho aggiunto la piantina di Reggio Emilia con informazioni sulla città e sui prodotti tipici della zona. Richiamare persone dall’estero tramite il turismo potrebbe essere un motivo in più per avvicinare le persone al baseball ed aiutare contemporaneamente le squadre a crescere.
MICHELE ACACIA: Lei è in Italia da tanto tempo, se dovesse fare una top three della sua carriera nei nostri campionati, in base alle performance nelle partite, quale sarebbe?
PAUL MACALUSO: Sono in Italia dal 2005 e sportivamente parlando ce ne sono stati molti di momenti a cui sono legato. Se devo dirne tre allora, parto con la serie della semifinale di quest’anno contro Arezzo, che ci ha messo molto in difficoltà e che non è stato facile battere. Poi le prime due gare della Serie Fnale contro Rovigo dove pur essendo in svantaggio siamo riusciti a vincere. Ed infine l’anno a Parma nel 2007 che fu molto bello.
MICHELE ACACIA: Alcune curiosità per i nostri lettori. Molti giocatori hanno un rituale porta fortuna. Lei ne ha uno?
PAUL MACALUSO: Beh dei rituali veri e propri no, diciamo che ci sono alcuni gesti però che ripropongo ogni qual volta vado alla battuta, come prendere un po' di terra con le mani, segnare il piatto di casa base con la mazza ed altre piccole cose.
MICHELE ACACIA: Segue l'Italian Baseball League? Ha una squadra per cui fa il tifo o per la quale simpatizza?
PAUL MACALUSO: Sinceramente no, però quest’anno ho apprezzato il lavoro che ha fatto Nettuno che, nonostante gli enormi problemi che hanno avuto con gli stranieri, ha puntato sui propri giovani riuscendo a mantenere una qualità di gioco ottima ed arrivando anche a traguardi importanti come il Roun Robin e la finale di Champions League.
MICHELE ACACIA: Nella prossima stagione la rivedremo tra le fila di Reggio Emilia o ha in mente cambiamenti per il futuro?
PAUL MACALUSO: Io spero vivamente di essere di nuovo qui nella prossima stagione, anche perché qua ho messo su famiglia, ho molti amici e l’ ambiente stesso all’ interno della squadra è molto familiare, ci sto molto bene e sinceramente vorrei rimanere qua. Se proprio devo chiedere qualcosa in più magari spero in un approdo nella IBL, però sempre qui a Reggio Emilia naturalmente.
di Michele Acacia
Nella foto, Paul Macaluso del Reggio Emilia (da sportreggio.it).
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MICHELE ACACIA: Partiamo dalla conquista della Serie A Federale, quanta energia fisica e mentale deve avere una squadra per arrivare fino alla fine?
PAUL MACALUSO: E' stato un anno difficile, l’allenatore ci ha chiesto tanto sin dall'inizio, ma noi tutti siamo stati disponibili a dare il massimo e l’abbiamo fatto sin dal primo allenamento.
MICHELE ACACIA: Nonostante il trionfo finale, avrete di certo incontrato delle difficoltà durante il cammino. Quali sono state quelle che hanno messo più alla prova la squadra?
PAUL MACALUSO: Il periodo più difficile è stato quando abbiamo perso la partita infrasettimanale a Torino, seguita dalla sconfitta a Rovigo nel turno successivo. Ma da lì siamo ripartiti con maggiore determinazione e questo ci ha aiutati.
MICHELE ACACIA: Qual’è stata la cosa che vi ha spinto ad arrivare alla vittoria finale? Quando è scoccata la scintilla che vi ha dato la carica necessaria?
PAUL MACALUSO: Come detto siamo partiti subito con l’idea di riconquistare lo scudetto dopo quello vinto nel 2010. La stagione è stata incentrata su questo, oltre che sulla crescita dei giovani del nostro vivaio; inoltre volevamo portare quanta più gente potevamo allo stadio incrementando l’afflusso e l’interesse verso il baseball.
A tal proposito posso dire che il giorno dopo la conquista dello scudetto, si sono presentati dodici bambini per iniziare a giocare, e questo è stato molto gratificante. Un esempio di quello che ci vorrebbe in questo momento.
MICHELE ACACIA: Si parla di riforma dei campionati con alcune squadre che dalla Serie A Federale passerebbero alla IBL? Reggio Emilia è pronta per il grande salto?
PAUL MACALUSO: E' forse presto per dirlo e bisognerà vedere se la riforma verrà attuata, ma ad ogni modo Reggio Emilia è pronta; con qualche accorgimento in più eventualmente, ma la società in tal senso ha lavorato benissimo e sono certo che potrebbe farcela.
MICHELE ACACIA: Ha seguito la vicenda della Juve98, squadra storica del baseball italiano che ha annunciato la propria rinuncia al campionato 2013 per problemi economici. Che ne pensa? Quali misure potrebbe adottare il baseball nostrano per superare questa crisi?
PAUL MACALUSO: Sarebbe un vero peccato perché è un’ottima squadra, hanno un campo bellissimo ed una struttura funzionale. Come misure, credo che le squadre, laddove fosse possibile, dovrebbero impegnarsi per trovare modi di auto sostentamento, tentando di svicolarsi dalla vitale esigenza di sponsor, magari puntando sul merchandising o altri metodi per avere introiti. In tal senso la Major League americana insegna.
MICHELE ACACIA: A proposito di MLB, per quale squadra fa il tifo? Un giocatore a cui si ispira?
PAUL MACALUSO: Essendo di San Diego, tifo i Padres, che purtroppo non vincono mai. Un giocatore a cui mi ispiro no, però ho molti amici che giocano in MLB e se devo citarne uno posso dire Jered Weaver, ex compagno di squadra nonché coinquilino. Fra poche settimane tornerò negli USA e data l’ amicizia che ci lega spero di poterlo vedere in qualche modo giocare.
MICHELE ACACIA: Torniamo in Europa per parlare dello storico trionfo della Nazionale agli Europei svoltisi poche settimane fa in Olanda. L’ha seguito? Quanto lo ritiene importante per il movimento alla luce del fatto che da noi ancora il baseball rimane uno sport di nicchia?
PAUL MACALUSO: Certamente, ho seguito la nazionale e penso sia molto importante quanto è riuscita a fare. La Federazione dovrebbe cogliere l’occasione per promuovere meglio il movimento cercando aiuti soprattutto al di fuori del paese, sfruttando la bellezza dell’Italia.
Per fare un esempio, io curo il sito della Palfinger e mi sono preoccupato in primis di aggiungere la versione in inglese con la possibilità di poter contattare la società da parte di quei giocatori stranieri che volessero venire da noi. In più ho aggiunto la piantina di Reggio Emilia con informazioni sulla città e sui prodotti tipici della zona. Richiamare persone dall’estero tramite il turismo potrebbe essere un motivo in più per avvicinare le persone al baseball ed aiutare contemporaneamente le squadre a crescere.
MICHELE ACACIA: Lei è in Italia da tanto tempo, se dovesse fare una top three della sua carriera nei nostri campionati, in base alle performance nelle partite, quale sarebbe?
PAUL MACALUSO: Sono in Italia dal 2005 e sportivamente parlando ce ne sono stati molti di momenti a cui sono legato. Se devo dirne tre allora, parto con la serie della semifinale di quest’anno contro Arezzo, che ci ha messo molto in difficoltà e che non è stato facile battere. Poi le prime due gare della Serie Fnale contro Rovigo dove pur essendo in svantaggio siamo riusciti a vincere. Ed infine l’anno a Parma nel 2007 che fu molto bello.
MICHELE ACACIA: Alcune curiosità per i nostri lettori. Molti giocatori hanno un rituale porta fortuna. Lei ne ha uno?
PAUL MACALUSO: Beh dei rituali veri e propri no, diciamo che ci sono alcuni gesti però che ripropongo ogni qual volta vado alla battuta, come prendere un po' di terra con le mani, segnare il piatto di casa base con la mazza ed altre piccole cose.
MICHELE ACACIA: Segue l'Italian Baseball League? Ha una squadra per cui fa il tifo o per la quale simpatizza?
PAUL MACALUSO: Sinceramente no, però quest’anno ho apprezzato il lavoro che ha fatto Nettuno che, nonostante gli enormi problemi che hanno avuto con gli stranieri, ha puntato sui propri giovani riuscendo a mantenere una qualità di gioco ottima ed arrivando anche a traguardi importanti come il Roun Robin e la finale di Champions League.
MICHELE ACACIA: Nella prossima stagione la rivedremo tra le fila di Reggio Emilia o ha in mente cambiamenti per il futuro?
PAUL MACALUSO: Io spero vivamente di essere di nuovo qui nella prossima stagione, anche perché qua ho messo su famiglia, ho molti amici e l’ ambiente stesso all’ interno della squadra è molto familiare, ci sto molto bene e sinceramente vorrei rimanere qua. Se proprio devo chiedere qualcosa in più magari spero in un approdo nella IBL, però sempre qui a Reggio Emilia naturalmente.
di Michele Acacia
Nella foto, Paul Macaluso del Reggio Emilia (da sportreggio.it).
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