SCAMBIO A TRE IN MAJOR LEAGUE: I DETROIT TIGERS PUNTANO TUTTO SU SHANE GREENE
Tigers, Yankees e Diamondbacks hanno concluso uno scambio a tre che porterà il lanciatore destro Shane Greene a Detroit, l’interbase Didi Gregorius a New York e la coppia composta dal pitcher mancino Robbie Ray e dal talentuoso e giovanissimo prospetto Domingo Leyba in Arizona. Greene andrà quindi a inserirsi nella rotazione dei Tigers a fianco – perlomeno per il momento – di Verlander, Sánchez, Price e Porcello. Gli ultimi due, tuttavia, sono sempre più spesso oggetto di ’rumors’ riguardanti una possibile loro partenza dal Michigan; in particolare il nome di Porcello è stato insistentemente associato a una possibile trade con l’esterno Cespedes dei Red Sox. Non è da escludere, anzi, che l’acquisto di Greene possa essere proprio il preludio al sacrificio di uno dei due suddetti lanciatori, entrambi destinati alla free agency al termine della stagione ventura.
Il nuovo acquisto dei Tigers ha 26 anni e ha debuttato quest’anno nelle majors con la maglia dei New York Yankees, il club che lo aveva scelto al 15° giro del draft 2009. La sua carriera nelle minors non è stata certo eclatante (29-43 record, 4.39 ERA, 1.48 WHIP in sei stagioni) ma al momento in cui gli Yankees sono stati costretti, a causa dei numerosi infortuni ai propri starters, a chiamarlo in ’pin stripes’ Greene li ha ripagati con una serie di prestazioni molto positive. Le sue cifre nei 14 starts effettuati in maglia Yankees sono state infatti migliori di quelle riportate nelle leghe minori: 5-4 record, 3.78 ERA, 1.40 WHIP su un totale di 78⅔ innings lanciati. In aggiunta, le statistiche avanzate sembrano suffragare la validità dei risultati ottenuti: 3.74 FIP, 3.40 xFIP, 3.41 SIERA. La sua miglior prestazione fu proprio contro Detroit, il 7 agosto scorso, quando lanciò 8 shutout innings in cui concesse solo 5 valide e 3 walks.
Greene ha un repertorio completo, che spazia dalla fastball (sia two- che four-seamer, velocità media di circa 93 mph con punte fino a 96) alla curveball, passando per lo slider – il lancio secondario da lui più utilizzato – e il changeup, che invece ha proposto piuttosto di rado e sicuramente il pitching coach dei Tigers Jeff Jones cercherà di migliorare. Se ovviamente manca ancora una conferma sul lungo termine, che solo il tempo potrà dare, le cifre postate in maglia Yankees mostrano perlomeno che Greene è ormai pronto per le majors e potenzialmente in grado di dare un buon contributo in maglia Tigers fin da subito.
Non altrettanto invece si può dire dell’uomo che Greene andrà a sostituire, ovvero Robbie Ray. Il 23enne mancino del Tennessee, presunto ’pezzo pregiato’ dell’infausta trade che lo scorso inverno portò Fister a Washington, non ha infatti convinto in questo 2014 trascorso più nelle file dei Mud Hens di AAA che in quelle dei Tigers. Al di là delle altalenanti prestazioni nella massima lega (8.16 ERA, 1.89 WHIP in 9 gare, di cui 6 starts, e 28⅔ innings), anche preventivabili per un rookie, ciò che presumibilmente ha segnato il destino di Ray a Detroit è stata la scarsa padronanza dei lanci secondari, mostrata anche in AAA, che lascia presagire la necessità di un’ulteriore stagione nelle leghe minori.
Per arrivare a Greene, Dombrowski ha ritenuto opportuno sacrificare – oltre a Ray – un altro dei pochi prospetti di valore del già depauperato farm system dei Tigers, ovvero Domingo Leyba, un 19enne middle infielder dominicano che quest’anno ha ottenuto risultati superbi in singolo A (.323/.360/.783) di fronte a ragazzi con età media di tre anni più alta. Leyba era rapidamente asceso alla Top 10 dei prospetti dei Tigers e va invece ad aggiungersi all’elenco dei vari Travis, Adames, Knebel, Thompson – tanto per citare solo i casi più recenti –, tutti prospetti di ottimo potenziale sacrificati dal G.M. dei Tigers nel tentativo, tuttora infruttuoso, di regalare al proprietario Mike Ilitch quel titolo delle World Series per il quale, anche quest’anno, non baderà a spese. A scapito però di una fetta del futuro della franchigia.
di Massimiliano Barzotti
Nella foto, Shane Greene in azione con la divisa Yankees. Ora è un nuovo giocatore dei Tigers (Tommy Gilligan - Usa Today Sports da Yanksgoyard.com)
Il nuovo acquisto dei Tigers ha 26 anni e ha debuttato quest’anno nelle majors con la maglia dei New York Yankees, il club che lo aveva scelto al 15° giro del draft 2009. La sua carriera nelle minors non è stata certo eclatante (29-43 record, 4.39 ERA, 1.48 WHIP in sei stagioni) ma al momento in cui gli Yankees sono stati costretti, a causa dei numerosi infortuni ai propri starters, a chiamarlo in ’pin stripes’ Greene li ha ripagati con una serie di prestazioni molto positive. Le sue cifre nei 14 starts effettuati in maglia Yankees sono state infatti migliori di quelle riportate nelle leghe minori: 5-4 record, 3.78 ERA, 1.40 WHIP su un totale di 78⅔ innings lanciati. In aggiunta, le statistiche avanzate sembrano suffragare la validità dei risultati ottenuti: 3.74 FIP, 3.40 xFIP, 3.41 SIERA. La sua miglior prestazione fu proprio contro Detroit, il 7 agosto scorso, quando lanciò 8 shutout innings in cui concesse solo 5 valide e 3 walks.
Greene ha un repertorio completo, che spazia dalla fastball (sia two- che four-seamer, velocità media di circa 93 mph con punte fino a 96) alla curveball, passando per lo slider – il lancio secondario da lui più utilizzato – e il changeup, che invece ha proposto piuttosto di rado e sicuramente il pitching coach dei Tigers Jeff Jones cercherà di migliorare. Se ovviamente manca ancora una conferma sul lungo termine, che solo il tempo potrà dare, le cifre postate in maglia Yankees mostrano perlomeno che Greene è ormai pronto per le majors e potenzialmente in grado di dare un buon contributo in maglia Tigers fin da subito.
Non altrettanto invece si può dire dell’uomo che Greene andrà a sostituire, ovvero Robbie Ray. Il 23enne mancino del Tennessee, presunto ’pezzo pregiato’ dell’infausta trade che lo scorso inverno portò Fister a Washington, non ha infatti convinto in questo 2014 trascorso più nelle file dei Mud Hens di AAA che in quelle dei Tigers. Al di là delle altalenanti prestazioni nella massima lega (8.16 ERA, 1.89 WHIP in 9 gare, di cui 6 starts, e 28⅔ innings), anche preventivabili per un rookie, ciò che presumibilmente ha segnato il destino di Ray a Detroit è stata la scarsa padronanza dei lanci secondari, mostrata anche in AAA, che lascia presagire la necessità di un’ulteriore stagione nelle leghe minori.
Per arrivare a Greene, Dombrowski ha ritenuto opportuno sacrificare – oltre a Ray – un altro dei pochi prospetti di valore del già depauperato farm system dei Tigers, ovvero Domingo Leyba, un 19enne middle infielder dominicano che quest’anno ha ottenuto risultati superbi in singolo A (.323/.360/.783) di fronte a ragazzi con età media di tre anni più alta. Leyba era rapidamente asceso alla Top 10 dei prospetti dei Tigers e va invece ad aggiungersi all’elenco dei vari Travis, Adames, Knebel, Thompson – tanto per citare solo i casi più recenti –, tutti prospetti di ottimo potenziale sacrificati dal G.M. dei Tigers nel tentativo, tuttora infruttuoso, di regalare al proprietario Mike Ilitch quel titolo delle World Series per il quale, anche quest’anno, non baderà a spese. A scapito però di una fetta del futuro della franchigia.
di Massimiliano Barzotti
Nella foto, Shane Greene in azione con la divisa Yankees. Ora è un nuovo giocatore dei Tigers (Tommy Gilligan - Usa Today Sports da Yanksgoyard.com)