I MIAMI MARLINS INIZIANO IL 2012 REGALANDOSI IL LANCIATORE CARLOS "BIG Z" ZAMBRANO


Chi ci guadagna? I Marlins direte voi. Beh, forse non è proprio così. La realtà è che i Cubs stavano letteralmente cercando di sbarazzarsi di Zambrano. A causa del suo carattare e delle sue ridicole scenate. Nel 2007 entra nel dugout e se la prende con Machael Barret e nel 2008, dopo un’espulsione dal campo impazzisce sempre nel dugout. Poi di male in peggio. E’ stato sospeso dal campo in ciascuna delle ultime due stagioni: nel 2010 ha aggredito il compagno di squadra Derek Lee solo perché non è riuscito a fare una giocata in difesa e nel 2011 dopo essere stato espulso da una gara ha svuotato il suo armadietto dicendo ai dirigenti della squadra che era in pensione! Non c'è dubbio che la Zambrano era diventato un fattore negativo per i Cubs.
Dal punto di vista psicologico il General Manager di Miami Ozzie Guillen avrà da lavorare. Ma è positivo, almeno quando parla del futuro rendimento in campo di Big Z. Guillen è infatti convinto che Zambrano possa riprendersi: al Meeting d'inverno a Dallas, Guillen ha detto ai giornalisti che il partente avrebbe vinto 14-16 partite nel 2012 (nel 2011 ne ha vinte 9 e perse 7).
Forse Guillen è positivo perché i due sono stati amici intimi (entrambi sono venezuelani ed entrambi stavano a Chicago, seppur in squadre diverse) questo potrebbe aiutare Guillen a comprendere meglio lo stato d’animo di Zambrano e a stargli più vicino nei momenti critici. In ogni caso Zambrano a Miami non avrà la stessa pressione psicologica che che aveva a Chicago. I Marlins stanno costruendo una rotazione (oltre che una squadra) di tutto rispetto che include un asso come Josh Johnson e il neo-acquisto, l’ultra-affidabile Mark Buehrle.
Forse i Marlins qualcosina ci guadagnano, infondo Zambrano è all'ultimo anno del suo contratto, ed i Marlins sborsano solo circa 1/7 dei 18 milioni che spettano al partente venezuelano il prossimo anno (nel peggiore dei casi diventa free-agent nel 2013). E poi, brutto carattere o meno, in campo è forte.
Destro, classe ’81, gioca a Chicago da 10 anni, ha vinto 125 partite (e perse 81) in totale con i Cubs, ha un’ERA in carriera di 3,61 in 319 gare. Le sue 125 vittorie lo posizionano al 15° posto nella storia Cubs nella classifica dei lanciatori con più vittorie, ei suoi 1.542 strikeouts lo portano al secondo posto. Ha anche lanciato una no-hitter, ha esperienza nei playoff e ha giocato tre All-Star Games. Ha cinque stagioni, dal 2004-2008, con almeno 14 vittorie. Zambrano, pur essendo un lanciatore, è fortissimo anche in battuta. Ha 23 homers in carriera, questo record lo mette al primo posto della storia dei Cubs, e lo porta ad un passo dall’Hall of Famer Bob Gibson che è all’ottavo posto in MLB: aveva 24 HR quando si ritirò nel 1975 (il primo posto è di Wes Ferrel con 38 HR).
Vorrei spendere due parole anche per secondo silenzioso protagonista di questa trade. Volstad, 25 anni, destro, nato a Palm Beach Gardens ed è un prodotto del vivaio dei Marlins. E’ stato il primo del draft dei Marlins nel 2005. Volstad ha certamente avuto i suoi alti e bassi in quattro stagioni. Come rookie nel 2008, ha avuto una stagione promettente, andando a 6-4 (vittorie-sconfitte) con un’ERA di 2,88 in 84,1 innings.
Ma nel 2011 ha avuto un calo, andando a 5-13 con ERA 4,89 in 29 partenze. In 103 partite nell'arco di quattro stagioni in Florida, si è stabilizzato su 32-39 con un’ERA di 4.59. Volstad ha guadagnato $ 445.000 la scorsa stagione, non sarà free-agent fino a dopo la stagione 2014.
di John Rotondo
Nella foto, Carlos Zambrano lancia con la casacca dei Chicago Cubs, sua ex squadra. Ora è diventato un giocatore dei Miami Marlins (Jared Wickerham/Getty Images per Espn.com).