È decisamente ancora presto per capire cosa potrà succedere nella National League Central nel 2015 ma sicuramente una delle squadre che più si è mossa ad oggi sul mercato sono i Chicago Cubs, desiderosi di evitare di finire nuovamente in fondo alla propria division dopo le 73 vittorie e 89 sconfitte del 2014.

La squadra dell'Illinois ha fatto da subito parlare di sè dopo la firma di John Lester, lanciatore di primo livello. L’ex campione con i Red Sox (2007 e 2013) sarà il fulcro della rotazione partente; assieme a lui tre pitcher di belle speranze: Jacob Turner, Jake Arrieta e Felix Doubront, senza dimenticare un Jason Hammel chiamato al riscatto dopo la deludente figura fatta ad Oakland.

Il bullpen è rimasto praticamente invariato ma l’importante aggiunta di uno come Jason Motte, una vita nei Cardinals, non può che risultare un valore aggiunto per Chicago.

Dietro al piatto ci sarà Miguel Montero che come catcher ha espresso sempre buoni livelli in Arizona. Dietro di lui un altro anello con Boston come David Ross rappresenta un’alternativa affidabile.
In prima base l’indiscutibile Anthony Rizzo, mentre la seconda potrebbero giocarsela due ottimi talenti come Javier Bez e Tommy La Stella, appena arrivato da Atlanta.
Nell’angolo caldo Luis Valbiena con Mike Otl possibile alternativa. All’interbase invece una delle poche certezze rappresentata da Stalin Castro.

Se dovessero mantenere gli standard dello scorso anno, molto potrebbe arrivare anche dagli esterni con Chris Cohglan sulla sinistra e Jorge Soler sulla destra, entrambi capaci di finire sopra quota .280 di media battuta nel 2014. L’unico da cui ci si aspetta decisamente di più in fase realizzativa è Arismendy Alcantara.

Dove potranno arrivare i ragazzi di Joe Maddon è difficile pronosticarlo, ciò che appare facile è pensare che sicuramente faranno meglio dell’ultima stagione, e chissà che, magari, ai tifosi dei Cubs sarà di nuovo permesso sognare.

di Michele Acacia


Nella foto, Jon Lester durante la presentazione da nuovo membro dei Chicago Cubs (AP Photo/Paul Beaty da chicago.suntimes.com).