Un breve aggiornamento sulla situazione, proprio 2 parole sulla serie (la “SERIE”). Stiamo parlando naturalmente della penultima triplice sfida tra gli Yankees ed i Red Sox, appena andata in onda dal Fenway Park. Sinceramente, la voglia di commentare la doppia sconfitta edulcorata da una misera vittoria (anche se proprio grazie a questa si rimane davanti...) è poca.

L’entusiasmo non è alle stelle nel descrivere la doppia vittoria Yankees in “my-home”, ma il dovere mi chiama (anche gli amici Yankee mi chiamano...eccome se lo fanno, e se la ridono!). La prima sfida vede vincente il CC Sabathia che si scrolla di dosso la personale maledizione contro i Boston: le perdeva sempre tutte. Non metto CC, però al centro dell’attenzione, bensì quel Cervelli catcher targato NY che si ritaglia una serata da protagonista, è lui, è lui.. ricordiamo il Cervelli con la casacca dell’Italia al World Baseball Classic del 2009. Questo adrenalinico giocatore, ci mette sempre della grinta, è gasato. Si vede che ci mette della voglia, ebbene con quelle sue strane posizioni plastico-acrobatiche si fa notare per “long home run” over the Monster e per una quasi rissa con Lackey. Bravo lui. Partita da dimenticare per noi, ma se vogliamo rigirare il coltello nella piaga: il Gonzalez, fresco-fresco di nomina come Player of the week va strike-out ben 3 volte, mentre l’intera squadra porta a casa ben 16 LOB (Team left on base) e 32 quelli individuali. Numeri da orrore, 16 LOB con gli Yankees...BRIVIDI !! Nella seconda partita si vede un “errorino” del nostro favoloso centro che si fa scappare un fly-tuffato. Avanti loro. Avanti noi con Scutaro-Ellsbury-Ortiz. Bella partita. Avanti ancora loro. Avanti ancora noi con V-Tek ed Ellsbury: Bella partita. Chiude definitivamente il discorso un fuoricampo del nostro capitano Jason Varitek: bella partita, questa proprio non si poteva perdere. Tutti i nostri e dico tutti, portano nello score 1 o 2 valide ciascuno, bel lavoro di squadra. E poi quando la caccia fuori My-Captain la serata cambia positivamente volto (devo averlo già fatto trasparire che Varitek è un caro amico, guai a chi me lo tocca...).

Sulla terza sfida...proprio non ce la faccio. La perdiamo e ci rimane un magone in gola che la metà basterebbe. Chiariamo subito le cose con gli amici Yankees. Questa partita se ce la rigiochiamo nella postseason... Non finisce certo così: al nono inning il closer Newyorkese Mariano Rivera riempe le basi, con 2 out e la pressione sale. In battuta sale il pericoloso Gonzalez, quindi nell’aria si pregusta un walk-off da manuale. Rivera non gliene mette dentro nemmeno una, piuttosto gli regala una base-ball. Ma una pallaccia (bollaccio tutta la vita) viene chiamata dentro. ”Strike”, per lo stupore del Gonzo che se ne va via triste triste. Regalino a New York, non gradito da Boston e nemmeno da tutti noi che alle 5:30 del mattino ce ne andiamo al lavoro...tristi-tristi e sconfitti. Futuro: c’è una programmazione di una rotazione a 6 starter: facciamocela piacere per forza. Scontato dire che il Miller non mi aggrada troppo, mentre mi manca sempre di più il Buchholz.
Ancora futuro: dopo i Rangers ci attendono 13 strane partite mischiate tutte con i Blue Jays ed i Rays. Tutte mescolate, amalgamate, non proprio strategicamente pensate da un calendario a volte sonnolento.

Casa d’altri: i sorprendenti Arizona Diamondbacks si sono ripresi e hanno ripreso a macinare vittorie, tante da far indebolire le ambizioni dei campioni Giants. Da seguire l’eventuale controffensiva di San Francisco per non perdere l’ultimo treno per la postseason, perché nella loro division o si arriva primi o si va in ferie subito, in quanto la Wild Card l’ha prenotata Atlanta da un bel pezzo. Texas e Los Angeles: potrebbe farsi interessante il finale di stagione per queste due squadre che si giocano il primo posto nella West Division. Anche qui il discorso Wild-Card non è nemmeno lontanamente pensabile, o primi o ferie subito. Alla prossima.

Nella foto, scattata da Elsa/Getty Images per ESPN.com, Jason Varitek colpisce l'homer della vittoria nella sfida tra Boston e New York Yankees.