BOLOGNA ESPUGNA NETTUNO AL 14* INNING. FINALE AD ALTA TENSIONE, SUGLI SPALTI E FUORI DAL CAMPO
Nella serata dei 1000 K in IBL di Jesus Matos, Bologna espugna Nettuno con un 4 a 3 alla quattordicesima ripresa. Nel finale tensione nei pressi dello spogliatoio della Fortitudo, con il pullman felsineo che è scortato dalla polizia fino all'entrata in autostrada, dopo più di un'ora di attesa che la situazione si calmasse.
Sono le 3.00 di notte quando la situazione pare essersi calmata nei pressi dello Stadio "Steno Borghese". Sono presenti alcune volanti dei carabinieri e i giocatori della Fortitudo Bologna sono finalmente usciti dagli spogliatoi, un'ora dopo la fine della partita. Hanno dovuto infatti aspettare che un discreto numero di esaltati tifosi di casa abbandonasse ogni tentativo di assaltare lo spogliatoio e il pullman della squadra felsinea, subito dopo la fine della partita. Sfida che già nelle riprese finali aveva dato vita ad attimi ad altissima tensione sugli spalti, con i tifosi di casa impegnati a lanciare oggetti in campo (bottiglie d'acqua e anche una monetina?) e a sputare contro i giocatori della Fortitudo. Scene dell'altro mondo che rovinano purtroppo l'immagine del baseball italiano, sempre il tutto per colpa di un gruppo di facinorosi. Alla fine, per concludere la cronaca di quel che é successo nel dopo partita, il pullman della Fortitudo è stato scortato dalle volanti delle forze dell'ordine fino all'entrata in autostrada. Cose dell'altro mondo appunto. Cose che non devono più accadere. Sono situazioni che vanno a rovinare una partita ricca di emozioni, giocata in maniera intensa dalle due compagini (ambedue con 1 vittoria e 2 sconfitte) come se si giocasse una settima gara di Finale Scudetto. Il clima è quello, perché esordire con una vittoria nella serie potrebbe voler dire indirizzare verso di se l'intero trittico e quindi di coltivare speranze di Finale Scudetto.
Bologna, che ha Matos con una contrattura, crea ad inizio gara ma non concretizza e viene subito punita al secondo inning, quando Nettuno si porta in vantaggio, sfruttando anche un errore difensivo della compagine ospite, con la valida di Sparagna. Nell'attacco successivo, arriva il 1000 esimo strike out in IBL di Jesus Matos, miglior lanciatore della storia dell'Unipol e degli ultimi dieci anni del campionato italiano. La gara continua con Bologna che non concretizza i lanci di un buonissimo Wilson sul monte e subisce il punto numero due della gara alla quinta ripresa, con valide di Ambrosino e Caradonna. Sembra finita per la Fortitudo, che continua a lasciare uomini in base, mentre sul proprio monte di lancio si alternano Ribeiro prima e Moreno dopo. All'ottavo inning ecco peró succedere l'incredibile con Bologna che punisce la scelta di Bagialemani, Manager del Nettuno, di lasciare Wilson sul monte dopo aver subito due valide da parte di Infante ed Ermini. Sul bunt di sacrificio di Mazzuca, l'ex New York Yankees sbaglia l'assistenza in terza e fa così segnare i due corridori. Bologna impatta così la partita all'ultimo respiro. La partita qui si accende, anche perché segnare un punto vorrebbe dire quasi vittoria, soprattutto quando si entra negli extrainning. Alla decima riprese Bologna passa a condurre sul 3 a 2 grazie ad un singolo di Angrisano su Leal, con la complicità di un Camilo non proprio esaltante all'esterno destro. Il cleanup del Nettuno si riscatta subito in attacco, trovando la valida del pareggio su Moreno che chiuderà in questa ripresa.
Dall'undicesimo fino al quattordicesimo e ultimo inning giocato, il duello sul monte di lancio è tra Escalona e Morreale, con il primo che appena entrato subisce due valide ma non concede punti (una delle quali di un Sabbatani super nel box di battuta: per lui all'esordio nei playoff un ottimo 3 su 6) ma che poi diventerà intoccabile fino all'quattordicesimo. Così si comporta anche il pitcher bolognese che dopo essere uscito da una situazione di basi piene all'undicesimo inning, diventerà insormontabile per le mazze nettunesi. Si arriva alla quattordicesima ripresa di gioco ed Ermini guadagna la base ball. Sulla successiva battuta di Mazzuca, Mazzanti commette un errore e tutti i corridori sono salvi. A questo punto Clemente batte in doppio gioco ma il terza base bolognese riesce a rompere la giocata con l'ex MLB che arriva salvo in prima. Secondo Caradonna e i giocatori del Nettuno l'entrata è irregolare (gamba alta) e il pubblico di casa accusa Mazzuca di provocarlo e i tifosi incominciano a prenderlo di mira. Le panchine escono dai rispettivi dug-out per un nuovo principio di rissa. In ogni caso il vantaggio bolognese arriva subito dopo con la volata di sacrificio di Julio Ramirez al centro che porta a casa Ermini. 4 a 3 Bologna, quando mancano tre out alla fine.
Sembra mancare poco alla fine, ma dopo aver realizzato un out, Mazzuca viene colpito da un oggetto lanciato dai tifosi di casa che, dopo un scambio di "opinioni" in lontananza tra le parti, l'hanno continuato a prendere di mira una volta occupato il suo ruolo di terza base. Bologna decide di abbandonare il terreno di gioco e alla decisione di rientrare in dug out incomincia a volare di tutto in campo tra acqua, sputi e bottigliette verso la panchina ospite. Clima infuocato e la discussione continua sul manto da gioco. Alla fine si opta per ripartire e Bologna trova i due out necessari per la vittoria con un super Morreale sul monte di lancio. E alla fine, nonostante la tensione nel dopo gara e il ritardo nella partenza, è un ritorno a casa con il sorriso per gli uomini allenati dal Manager Marco Nanni.
Sono le 3.00 di notte quando la situazione pare essersi calmata nei pressi dello Stadio "Steno Borghese". Sono presenti alcune volanti dei carabinieri e i giocatori della Fortitudo Bologna sono finalmente usciti dagli spogliatoi, un'ora dopo la fine della partita. Hanno dovuto infatti aspettare che un discreto numero di esaltati tifosi di casa abbandonasse ogni tentativo di assaltare lo spogliatoio e il pullman della squadra felsinea, subito dopo la fine della partita. Sfida che già nelle riprese finali aveva dato vita ad attimi ad altissima tensione sugli spalti, con i tifosi di casa impegnati a lanciare oggetti in campo (bottiglie d'acqua e anche una monetina?) e a sputare contro i giocatori della Fortitudo. Scene dell'altro mondo che rovinano purtroppo l'immagine del baseball italiano, sempre il tutto per colpa di un gruppo di facinorosi. Alla fine, per concludere la cronaca di quel che é successo nel dopo partita, il pullman della Fortitudo è stato scortato dalle volanti delle forze dell'ordine fino all'entrata in autostrada. Cose dell'altro mondo appunto. Cose che non devono più accadere. Sono situazioni che vanno a rovinare una partita ricca di emozioni, giocata in maniera intensa dalle due compagini (ambedue con 1 vittoria e 2 sconfitte) come se si giocasse una settima gara di Finale Scudetto. Il clima è quello, perché esordire con una vittoria nella serie potrebbe voler dire indirizzare verso di se l'intero trittico e quindi di coltivare speranze di Finale Scudetto.
Bologna, che ha Matos con una contrattura, crea ad inizio gara ma non concretizza e viene subito punita al secondo inning, quando Nettuno si porta in vantaggio, sfruttando anche un errore difensivo della compagine ospite, con la valida di Sparagna. Nell'attacco successivo, arriva il 1000 esimo strike out in IBL di Jesus Matos, miglior lanciatore della storia dell'Unipol e degli ultimi dieci anni del campionato italiano. La gara continua con Bologna che non concretizza i lanci di un buonissimo Wilson sul monte e subisce il punto numero due della gara alla quinta ripresa, con valide di Ambrosino e Caradonna. Sembra finita per la Fortitudo, che continua a lasciare uomini in base, mentre sul proprio monte di lancio si alternano Ribeiro prima e Moreno dopo. All'ottavo inning ecco peró succedere l'incredibile con Bologna che punisce la scelta di Bagialemani, Manager del Nettuno, di lasciare Wilson sul monte dopo aver subito due valide da parte di Infante ed Ermini. Sul bunt di sacrificio di Mazzuca, l'ex New York Yankees sbaglia l'assistenza in terza e fa così segnare i due corridori. Bologna impatta così la partita all'ultimo respiro. La partita qui si accende, anche perché segnare un punto vorrebbe dire quasi vittoria, soprattutto quando si entra negli extrainning. Alla decima riprese Bologna passa a condurre sul 3 a 2 grazie ad un singolo di Angrisano su Leal, con la complicità di un Camilo non proprio esaltante all'esterno destro. Il cleanup del Nettuno si riscatta subito in attacco, trovando la valida del pareggio su Moreno che chiuderà in questa ripresa.
Dall'undicesimo fino al quattordicesimo e ultimo inning giocato, il duello sul monte di lancio è tra Escalona e Morreale, con il primo che appena entrato subisce due valide ma non concede punti (una delle quali di un Sabbatani super nel box di battuta: per lui all'esordio nei playoff un ottimo 3 su 6) ma che poi diventerà intoccabile fino all'quattordicesimo. Così si comporta anche il pitcher bolognese che dopo essere uscito da una situazione di basi piene all'undicesimo inning, diventerà insormontabile per le mazze nettunesi. Si arriva alla quattordicesima ripresa di gioco ed Ermini guadagna la base ball. Sulla successiva battuta di Mazzuca, Mazzanti commette un errore e tutti i corridori sono salvi. A questo punto Clemente batte in doppio gioco ma il terza base bolognese riesce a rompere la giocata con l'ex MLB che arriva salvo in prima. Secondo Caradonna e i giocatori del Nettuno l'entrata è irregolare (gamba alta) e il pubblico di casa accusa Mazzuca di provocarlo e i tifosi incominciano a prenderlo di mira. Le panchine escono dai rispettivi dug-out per un nuovo principio di rissa. In ogni caso il vantaggio bolognese arriva subito dopo con la volata di sacrificio di Julio Ramirez al centro che porta a casa Ermini. 4 a 3 Bologna, quando mancano tre out alla fine.
Sembra mancare poco alla fine, ma dopo aver realizzato un out, Mazzuca viene colpito da un oggetto lanciato dai tifosi di casa che, dopo un scambio di "opinioni" in lontananza tra le parti, l'hanno continuato a prendere di mira una volta occupato il suo ruolo di terza base. Bologna decide di abbandonare il terreno di gioco e alla decisione di rientrare in dug out incomincia a volare di tutto in campo tra acqua, sputi e bottigliette verso la panchina ospite. Clima infuocato e la discussione continua sul manto da gioco. Alla fine si opta per ripartire e Bologna trova i due out necessari per la vittoria con un super Morreale sul monte di lancio. E alla fine, nonostante la tensione nel dopo gara e il ritardo nella partenza, è un ritorno a casa con il sorriso per gli uomini allenati dal Manager Marco Nanni.